C'é però una scappatoia: le uniformi, come ho detto, sono una parte preponderante del Dieselpunk, ma comunque solo UNA PARTE. Nello stesso periodo si é sviluppato il Noir, quindi l'uso di impermeabili (un mio personale favorito) magari di colori insoliti e accesi -blu, verdi, gialli o rossi; pensa a Dick Tracy, o ad altri personaggi simili come the Shadow. Proprio the Shadow mi porta ad allacciarmi ad un altro filone di riferimento, la letteratura Pulp, da cui sarebbero derivati, verso la fine del periodo, i classici del fumetto. I supereroi in costume sono stati in un certo senso l'antidoto al grigiore delle uniformi; più assurdi i costumi, più vivaci i colori, più esagerate le loro gesta, meglio era.
Ho citato Dick Tracy e the Shadow; da entrambi sono stati tratti dei film, con Warren Beatty e Alec Baldwin rispettivamente. Un altro importante punto di riferimento potrebbe essere Indiana Jones, oppure Ellery Queen, Philip Marlowe investigatore privato, the Spirit (film e fumetto; entrambi inguardabili, ma se non soffri di diarrea o vomito, FORSE puoi riuscire a sopportarli) Sky Captain & the World of Tomorrow, the Phantom (l'Uomo Mascherato) e naturalmente Captain America: the First Avenger.
Un personaggio come il Dr. Alkemist (e Sky Lady!) sarebbe adatto a un mondo di supereroi o di eroi Pulp, purché sia disposto a scambiare il suo monocolo e il suo cilindro con un lungo impermeabile di colore insolito e una lunga sciarpa. La pipa la può tenere.Statistiche: Inviato da Alex Hastur — sab dic 01, 2012 1:50 pm
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