Recensione: Codex Gilgamesh di Uberto Ceretoli ed. Dunwich Edizioni

GILGA
Ed eccoci catapultati in un nuovo mondo letterario anche se… Umberto Ceretoli attinge a piene mani dalla realtà storica con le sue meravigliose descrizioni di luoghi e tempi realmente esistiti e con una precisione non banale ne noiosa: insomma, abbiamo davvero la sensazione di passeggiare per le strade di Londra di fine ‘800, si viene accarezzati dai venti Scozzesi e si avverte il caldo torrido dei deserti.; sopra ogni cosa però, viaggiamo su monocicli motorizzati, su navi e sottomarini con tecnologie mirabolanti ed incontreremo ogni genere di personaggi… ma DAVVERO inaspettati!!!
Cosa spinge Eudora, cacciatrice ufficiale al servizio della regina Vittoria a salire su un treno progettato dal più grande genio di tutti i tempi? Perchè attraversare il mondo fino al Tigri? E perchè mai le potenze di tutta Europa si ritrovano in medio oriente? La nostra splendida protagonista si ritroverà in viaggio con le più grandi menti del pianeta ed imparerà che non tutto è come appare, nemmeno le sue certezze. Giovani implumi diverranno essenziali ed archeologi geniali ingegneri (o il contrario?), nel ripercorrere le tappe dell’epopea umana,  davvero tutto può accadere, anche di ritrovare, letteralmente, la scandinavia all’equatore.   Una nota personale della Vostra cecchina: ammetto di aver trovato assai accattivante la citazione in quarta di copertina ma la firma mi ha lasciato assai perplessa così come alcuni personaggi trovati nelle prime pagine del testo… ringrazio Umerto Ceretoli per aver sedato ogni mia perplessità e per esser stato in grado di accordare, con una logica ineccepibile, così svariate figure.   In buona sostanza, cari steamers, reputo quest’opera assai valida e consiglio a tutti di leggerla: si respira steampunk in ogni pagina e sono certa che vi ritroverete a sognare di giungere a Baghdad su… eh già, non crederete che ve lo dica davvero!

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