Steampunk Italia al Carnevale di Venezia

TRALA LA LALALALALA… PORQUE LA VIDA ES UN CARNAVAAAAAL… LALA LALALA…
Ops scusate! Mi è partita la vena canterina!
Chi di voi non canticchia sotto la doccia? E io lo faccio dalla mia tinozza.. mi scuserete ma ancora non sono avvezza a queste diavolerie moderne..
Mi è venuto in mente questo simpatico motivetto proprio perchè sono stata al Carnevale di Venezia qualche settimana or sono.. una delle feste più famose e antiche al mondo!
Come stregati dal canto di una sirena, folle di visitatori accorrono da ogni angolo del globo per assistervi, desiderosi di immergersi nella magia di questa festa unica. Le calli, i campielli, persino le imbarcazioni nei canali, si riempiono di persone vestite con maschere e abiti colorati e intricatissimi, creando un’atmosfera surreale e onirica…
Dicevamo che il Carnevale di Venezia è una festa antichissima.. ma quanto?
Pare che il primo documento ufficiale che consacra il Carnevale a festa pubblica sia un editto del 1296, in cui si dichiarava festivo il giorno precedente la Quaresima. In questo giorno ogni abitante della città aveva il diritto di divertirsi, senza freni, approfittando di un momento in cui tutto era lecito, prima di dedicarsi ai digiuni e alla morigeratezza imposti nei 40 giorni precedenti la Pasqua.
Ma per trovare le vere radici del Carnevale dobbiamo tornare ancora più indietro nel tempo, risalendo addirittura a due festività importantissime del mondo antico: i Saturnali romani e i culti dionisiaci dell’antica Grecia i Saturnali erano un ciclo di festività della religione romana, dedicate al dio Saturno, durante i quali veniva sovvertito l’ordine sociale: in un mondo alla rovescia, gli schiavi potevano considerarsi temporaneamente uomini liberi, e potevano comportarsi di conseguenza; veniva eletto, tramite estrazione a sorte, un princeps – una sorta di caricatura della classe nobile – a cui veniva assegnato ogni potere. Il “princeps” era in genere vestito con una buffa maschera e abiti dai colori sgargianti.
I culti dionisiaci si svolgevano in onore del dio del vino, della follia e della passione, Dioniso. Durante le cerimonie i seguaci del dio (i “baccanti”), anch’essi addobbati con pelli di animali e col capo cinto da corone di pampini, danzavano e suonavano fino a raggiungere l’estasi mistica.
E così via, attraversando le varie epoche, il Carnevale di Venezia ha raggiunto il suo massimo splendore nel Settecento, diventando celeberrimo in tutta Europa: il suo punto di forza, oltre ad essere occasione per festeggiamenti sfrenati, era soprattutto quello di garantire l’anonimato ai cittadini veneziani, che, celati dietro una maschera, potevano farsi beffe di ricchi e potenti, azzerare le disuguaglianze sociali, e magari compiere indisturbati anche qualche nefandezza…
il desiderio di trasgressione e irriverenza, indossando costumi sgargianti e fantasiosi, è giunto indenne fino a noi, ancora molto sentito (e noi lo sappiamo bene!)… Con una città spettacolare come Venezia a fare da sfondo, poi!
Come resistere a questa sirena ammaliatrice? Aggiungiamoci anche fiumi di “sprìss… Ovviamente il tutto in onore di Saturno e Dioniso! Ah, come la sapevano lunga, gli antichi…
E pensate forse voi con tutte queste premesse, che io sia stata l’unica a gettarsi a capofitto con entusiasmo nel turbine carnascialesco?
Certo che no! Ed infatti, il primo week end di febbraio, una moltitudine di Ladies e Gentlemen provenienti da tutta Italia, isole comprese, e da diversi paesi europei, e non solo, si è radunata in piazza San Marco, sfidando le distanze e la folla, pur di essere presenti alla sfilata che sabato 3 febbraio ha raggiunto l’Arsenale in un tripudio di cilindri, corsetti e trambusti. Una volta giunti alla meta ci siamo offerti con sommo compiacimento agli obiettivi dei fotografi; i nostri outfit e accessori, cosi inconsueti agli occhi del pubblico, comunque già avvezzo alle estrosità degli spettacolari costumi veneziani, non sono comunque passati inosservati, e tanta ammirazione hanno riscosso nei passanti e tra i curiosi, molti dei quali si sono profusi in complimenti per l’originalità e l’accuratezza dei dettagli.
Con il calar delle tenebre il gruppo si è lentamente sciolto, alla ricerca di un “bacaro” (tipica osteria veneziana) dove accomodarsi e gustare il famoso “sprìss”, per riposare e commentare gli eventi della giornata in buona compagnia.
Il giorno seguente, domenica, ci siamo dati appuntamento sempre in piazza San Marco per gli ultimi scatti e i saluti, approfittando anche di una gradevole temperatura quasi primaverile che ha reso il tutto ancora più piacevole.

Giunti al termine della giornata, è stato davvero difficile congedarsi da tutta questa bellezza e dai tanti amici vecchi e nuovi incontrati per l’occasione, e fare ritorno ognuno alle proprie occupazioni quotidiane…
Una cosa è certa: per il momento si tratta solo di un arrivederci! E sempre in vena canterina, a tutti coloro che si trovano d’accordo con una vecchia canzone che dice “…Com’e triste Venezia…”… vi lascio qui un invito: veniteci con noi, e cambierete idea!

Lady Pheasantail

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Published in: on Marzo 21, 2024 at 1:22 am  Commenti disabilitati su Steampunk Italia al Carnevale di Venezia  
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Lucca Comics & Games 2022

Ogni anno nel cuore della pittoresca città toscana di Lucca, un’ invasione magica ha luogo.
I vicoli si riempono di eroi, creature fatate, mostri, personaggi di film e serie tv , trasformando il centro storico in un paradiso per gli appassionati di ogni genere.
Questo evento per cinque giorni incanta migliaia di persone in un tripudio di puro entusiasmo e gioia collettiva.
Il mondo steampunk anche quest’anno si è palesato in tutta la sua maestosità.

Tutto molto affascinante finché il tempo regge, ma se non è così…aiuto.

Purtroppo questa volta vento e pioggia hanno reso le cose abbastanza complicate.
Giovedì è stato il giorno peggiore, roba che Noè scansati proprio.
Tutte le sfilate e manifestazioni sono state sospese per il maltempo.

Venerdì avremmo voluto portare la flotta aerea, ma il vento forte non avrebbe dato modo a tutti di poter indossare le proprie ali con tranquillità, così per evitare il rischio che qualche amico prendesse sul serio il volo per perdersi nell’alto dei cieli ci siamo astenuti.
Nel primo pomeriggio calato un pochino il vento con le nubi di tempesta ancora all’orizzonte, ci siamo incontrati in piazza San Michele e da li siamo partiti fino a raggiungere le mura, sfilando orgogliosamente e catturando l’immaginazione di chiunque ci abbia incontrato sul suo cammino. Difficile anche solo spostarsi per le vie senza doversi fermare innumerevoli volte a favore di tante persone entusiaste che chiedono di fare una foto con noi.

Sabato già psicologicamente preparati ad un clima inclemente, non abbiamo abbandonato la speranza.
Punto di incontro sempre piazza San Michele, dove tantissimi steampunk si sono raccolti con grande anticipo riempiendo lo spazio antistante la chiesa di una folla principalmente vestita in chiaro, come da noi proposto.
Il cielo era più nero di mio padre quando il primo anno di liceo tornai a casa con la pagella di metà anno.
Dai che regge, dai che regge, dai che regge….no..non ha retto.

Gli scongiuri non sono bastati e nessun rito propiziatorio dal più semplice a quello praticato nei boschi sotto la luna, è valso qualcosa. Lo steampunk lo sappiamo è anche sofferenza, così armati di ombrelli con stoico coraggio ci siamo lanciati tra la folla da indomiti avventurieri quali siamo. Ma dopo pochi passi il cielo si è aperto sui nostri cilindri con scrosci sempre più intensi. Cosa sarà mai un po’ di pioggia ci siamo detti? Ma in brevi istanti è stato evidente che non potevamo proseguire oltre. Parata sospesa.

Verso sera ci siamo dati appuntamento presso la libreria Agorà per alcuni scatti, in quanto ospiti richiesti di una conferenza sul fumetto.

Purtroppo la ricerca di un rifugio in giornate convulse come quelle del comics è piuttosto complicato. Vestiti bagnati, umido e freddo generano inevitabilmente scontento anche per gli animi più entusiasti.

Domenica invece sembrava finalmente che l’universo avesse deciso di smetterla di accanirsi. Temperatura piacevole, cielo quasi azzurro, pareva davvero fosse la volta buona.

In questo ultimo giorno l’appuntamento è stato presso il Giardino degli Osservanti, dove finalmente siamo riusciti a fare delle bellissime foto di gruppo. La sfilata ha percorso le vie del centro in un bagno di folla fino a San Michele. Tempo di mettersi in posa per gli ultimi scatti di rito e il cielo ha nuovamente deciso di darci del filo da torcere, costringendoci a salutare tutti in fretta e furia per correre al riparo. Questa volta per fortuna non è durata molto e abbiamo potuto passare ancora qualche ora in buona compagnia.

Ciò che ha veramente brillato sono state le creazioni e gli outfit sempre più complessi e fantasiosi, davvero da lasciare a bocca aperta e che portano nuovo stimoli per rimettersi al lavoro su nuovi progetti.

Ma il comics non è solo una festa per gli occhi.

Al di la del caos atmosferico e le inevitabili imprecazioni, siamo stati allietati dalla compagnia dei nostri amici, veri compagni d’armi in questa battaglia contro le intemperie.

Anche questi giorni ci hanno regalato il vero cuore del comics che è il tempo tra di noi. Abbiamo condiviso risate sotto gli ombrelli gocciolanti, creato ricordi indimenticabili, mentre le pozzanghere si formavano sotto i nostri piedi e bevuto bevande calde o preferibilmente alcoliche che sembravano avere il potere di scaldare l’anima.

Durante le cene, mentre le luci si affievolivano, il vino scorre e l’abbiocco sta dietro l’angolo, abbiamo condiviso storie, risate, idee e la gioia di essere circondati da persone con cui vivere la stessa passione.

Link alle gallerie delle immagini:

Ph:Nicola Fantozzi 1

Ph:Nicola Fantozzi 2

Ph:Mauro Engheben

Ph: Goffredo Avvenire

Ph: Valentina Oscura

Ph: Vinicio Pucci 1

Ph: Vinicio Pucci 2

Ph: Laura Di Marco

Ph: Marianna Gori

Ph: Giacomo Palestrini

Ph: Fabrizio Giuffra

Ph: Laura Necco

Ph: David Priest

Ph: Bruce Hammers

Ph: Giovanni Bignone

Ph: Alberto Bertoncini

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Published in: on Novembre 20, 2023 at 7:30 pm  Commenti disabilitati su Lucca Comics & Games 2022  
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Castello di Vigoleno, 1-10-2023

Pioveva, tirava un vento infernale e la strada era pessima piena di fango e pozzanghere.

Fu per noi una sorpresa quasi magica il trovarsi improvvisamente dinnanzi il castello illuminato da miriadi di fiaccole che si agitavano nella bufera.

Il vecchio maniero pareva qualcosa di irreale, di fiabesco, mai forse ho veduto una visione così fantastica e meravigliosa.”

Questo scriveva Elsa Maxwell nel 1928 in una uggiosa serata giunta al castello di Vigoleno.

E’ nella provincia di Piacenza, nel cuore dell’Emilia, che sorge questo antico maniero circondato dal suo borgo incastonato tra campi e vigneti adagiati sulle colline e qualcuno potrebbe averlo riconosciuto come ambientazione del film culto degli anni 80 Lady Hawk.

La nostra avventura inizia appena varcata la grande porta di accesso sotto alle mura di cinta e in men che non si dica ci troviamo di fronte l’antica fontana circolare della piazza centrale. Bastano pochi minuti e il borgo si affolla di un grande numero di Steampunk. I turisti, incuriositi hanno iniziato ad avvicinarsi e a fare domande, così tra una risposta o spiegone che dir si voglia e qualche chiacchiera, sono partiti i primi scatti, non solo dei nostri amici fotografi, ma anche dei visitatori che sbalorditi dai nostri outfit non sono stati avari di complimenti. Lasciamo la piazza per fare un giretto per le vie caratteristiche quando ci rendiamo conto che è già ora di pranzo.

Per fortuna la trattoria nostra meta è subito dietro l’angolo. D’altra parte i proverbi hanno sempre un fondo di verità: “Non lasciare lo steampunk assetato potrebbe esserne turbato, mai lasciare uno uno steampunk senza mangiare se non vuoi sentir gridare”.

Con una puntualità che renderebbe fiero un orologiaio svizzero, ci siamo diretti all’ interno del castello per la visita al museo degli Orsanti dove ci aspettava oltre a Chiara la guida, una quantità di gradini assolutamente inaspettata come inattesa la loro dimensione e ripidità per poter raggiungere la sommità del mastio, arrivati in cima lo spettacolo ci ha ripagato della sfacchinata e i fotografi hanno potuto dar sfogo a tutta la loro vena artistica mentre Chiara ha iniziato a raccontarci tutte le vicende riguardanti il maniero accompagnandoci nel piano nobile.

La fondazione risale al decimo secolo,quando venne costruita come fortezza militare con la funzione di avamposto sulla strada per Parma per mano di un primo insediamento bizantino e in seguito longobardo. Tutto l’abitato è inglobato all’interno di una cinta muraria percorribile da un camminamento merlato.

Nel corso dei secoli diverse famiglie si alternarono nel possesso del maniero come i Pallavicini e i Farnese. ma soprattutto, per ben 500 anni, la Famiglia Scotti.

Bisogna aspettare l’inizio del 1900 con la marchesa Maria Ruspoli che restaurò il castello trasformandolo in un salotto culturale. Nella parte delle stanze private si intrecciano le decorazioni quattrocentesche recanti lo stemma della famiglia Scotti e quello del pellicano simbolo di sacrificio e generosità come l’atto di donare al borgo una fontana ancora oggi esistente. Gli alloggi sono tutti decorati con soffitti a cassettoni, mobili e oggetti antichi. Ad impreziosire il tutto un teatrino, tra i più piccoli d’Europa, con solo dodici posti e decorato alle pareti con disegni di vegetazione e animali esotici, un genere che prende spunto da una tendenza in voga nel settecento molto apprezzato dalla marchesa. All’esterno adiacente la piazza, l’oratorio della Madonna delle Grazie recante un grande stemma della casata Scotti che ospita il quadro della Madonna del latte, poco distante la chiesa in stile romanico dedicata a san Giorgio. 

Dopo aver sfinito la nostra guida, non per le domande, ma per il nostro temperamento un po’ indisciplinato abbiamo acconsentito a farci qualche scatto anche con lei per poi rimetterci in moto verso l’ultima tappa della giornata, una degustazione in vigna, vista castello, tra torta fritta e salame iniziata con le luci del tramonto e conclusa sotto un splendente luna piena,. Salutati tutti si torna a casa già con l’ansia per l’incombente prossimo appuntamento, ovvero il Lucca Comics per il quale è famoso il detto: “ Se uno steampunk al Lucca Comics va, di sicuro niente da mettersi avrà”.

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Published in: on Ottobre 9, 2023 at 10:01 am  Commenti disabilitati su Castello di Vigoleno, 1-10-2023  
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Vinci, festa dell’Unicorno 2023

La festa più magica dell’anno è tornata, e come da manuale, in uno dei weekend più caldi dell’ estate.
Questa stupenda celebrazione giunta ormai alla sua diciassettesima edizione, ha trasformato il pittoresco borgo toscano in un luogo incantato.
Le strade sono gremite di banchi nei quali gli artigiani espongono le loro originali creazioni e parecchie associazioni animano con grande impegno le tre giornate.
Questi e molti altri sono i motivi per il quale un simile evento riesce a catturare l’immaginazione di migliaia di visitatori provenienti da ogni angolo del paese e oltre.

Come sempre lo stand di steampunk italia era presente coi suoi soci a dare vita alla valle del vapore.

La giornata di venerdì per molti di noi è iniziata con la grande sfilata dell’armata dell’unicorno che apre ufficialmente la festa e raccoglie un incredibile numero di partecipanti dei più diversi generi, dal fantasy al medievale.
La parata ha percorso sia le strade del borgo, sia la zona alta del castello terminando nell’unico spiazzo erboso, non molto comodo perché scosceso, ma necessario per ospitare tutti e dare la possibilità ai droni in volo di riprenderci.
In questa serata abbiamo avuto il tempo di aggirarci per la città a curiosare i tantissimi stand e iniziare ad incontrare gli amici che iniziavano ad arrivare.

Sabato e domenica sono state giornate piene di divertimento ed attività.

Molti visitatori sono venuti per fare una foto ed essere “ steampunk per un giorno” con tanti accessori messi a disposizione da tutti i soci,.
I bambini si sono fermati per passare un po’ di tempo a disegnare e venire omaggiati di un piccolo regalo.
La nostra Topopot, una teiera dotata di ruote, capitanata da un simpatico topo, ha sfrecciato per la strada sotto gli occhi divertiti della gente.
ll gioco del croquet ha raccolto un sacco di curiosi desiderosi di mettere alla prova la loro capacità di fare centro al primo colpo.
Anche noi steampunk siamo riusciti a ritagliarci qualche momento quando i nostri amici fotografi sono passati a trovarci. Gli angoli più caratteristici sono diventati luogo di divertenti fotoset.
A fine giornata il momento clou, quello della nostra sfilata, che con soddisfazione, ha avuto una notevole affluenza.
Siamo stati molto fortunati ad aver potuto assistere in diversi momenti della giornata a spettacoli di vario genere, dal semplice intrattenimento alle più particolari e significative performance teatrali.
Non sono mancati i brindisi, complici un frigo portatile e diverse bottiglie di prosecco.

Non posso esimermi dal ringraziare di cuore tutte le persone che ci hanno aiutato non solo a presidiare il gazebo, ma che all’alba di sabato e nella notte di domenica, hanno aiutato a montare, allestire e smontare tutto l’allestimento.
Non è stato prezioso solo lo sforzo fisico, ma anche quello morale.
Impegni come questi si fanno con grande piacere, ma il fatto di non essere lasciati soli è di grande conforto e dona la giusta motivazione per impegnarsi ancora e al meglio.

Lady Cromatica

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Published in: on Agosto 2, 2023 at 4:08 pm  Commenti disabilitati su Vinci, festa dell’Unicorno 2023  
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Caccia al tesoro Steampunk – Genova 10-06

Questo giorno è già iniziato
in un modo disperato
giù dal cielo a tradimento
pioggia forte che dà il tormento
coi vestiti ben bagnati
siam partiti un po’ arrabbiati
per fortuna è terminata
così come era cominciata
presto il sole ci ha scaldati
fino ad essere sudati
col global riscaldamento
cambia tutto in un momento.
E’ qui in terra genovese
ricca di mille sorprese
che un gruppetto vittoriano
si raccoglie piano piano
son gli steampunk da ogni parte
che del “ fai da te” han fatto un arte
ci fan dire : ma che bello!
han risposto al nostro appello
con degli outfit eccezionali
e accessori artigianali
son quaggiù per un evento
una sfida senza tempo
per la caccia al gran tesoro
che valore ha più dell’oro
son raccolti dal palazzo
di San Giorgio nel suo spiazzo
Tutti zitti, insomma, dai
che casino è questo mai?
forza zitti un sol momento
sentiam su il regolamento
squadre pronte ai posti via
che incominci stà follia
siete pronti alle domande?
State attenti saran tante!
Per trovar la soluzione
il cervello và in azione
che necessiti cultura
non ci fa mica paura
anche a caso abbian tirato
e di kiulo indovinato
su e giu al Porto Antico
dal museo fin sotto al bigo
a trovar i posti adatti
dimostrati da bei scatti
Foto anche a brava gente
che di steampunk non sa niente
ma alla vista un po’ lo sono
per far punti sono un dono.
Figuracce e cantonate
ne abbiam collezionate
tra domande interessanti
complicate e anche piccanti
per finire in confusione
croquet da competizione
con la palla e il martelletto
un disastro benedetto
con un pubblico curioso
che di foto è generoso.
Manca sol di far conteggio
di chi ha fatto meno peggio
fatti i conti di molte voci
per premiare i più veloci
c’è per tutti questi matti
il mignon della Camatti
e al più pantofolaio
la galletta del marinaio
per i nostri vincitori
un borsello che ci onori.
Ma dell’alto c’è da fare
per gli steampunk in riva al mare
qui si scherza facilmente
ma alla pancia non si mente
al più presto va riempita
niente è meglio nella vita
con la tipica cucina
della Genova regina.
E’ così è terminato
questo giorno spensierato
che cos’altro posso dire
presto su! Tutti a dormire
che doman di buon mattino
c’è a Chiavari il mercatino.

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Published in: on Giugno 14, 2023 at 9:33 am  Commenti disabilitati su Caccia al tesoro Steampunk – Genova 10-06  
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Lucca Sotto Sopra – 16 aprile 2023

E’ primavera, svegliatevi bambineeee! Con questa frase inizia il primo verso della celebre canzone “Mattinata Fiorentina” che inneggia con gioia all’arrivo della bella stagione e dell’amore. Quasi con lo stesso vigore mattiniero un nutrito gruppo di steampunk ancora intorpiditi dal proprio stato letargico, è strisciato fuori dalla tana per varcare a grandi falcate le meravigliose mura di Lucca. Imbardati e tirati a lucido come nel migliore dei giorni di festa ci siamo radunati presso il famosissimo Palazzo Pfanner per un incredibile sessione fotografica. La struttura viene edificata a metà del 1600 dalla famiglia Moriconi in seguito acquistato dai Controni che lo ampliano e riqualificano il retrostante giardino. A metà del 1800 Felix Pfanner, di origini Bavaresi vi installa una delle prime birrerie sia per l’ Italia che per il Ducato di Lucca.

Il sole splende, il clima è mite e la compagnia è sempre fantastica tanto ché, nonostante viaggiatori del tempo, ma non fruitori del teletrasporto come in star trek, si finisce per perdersi in mille chiacchiere, sono così i fotografi a rimetterci in riga e dare il via alle danze. 

Gli steampunk non si fanno pregare e si riversano per tutto il parco alla scoperta degli angoli più suggestivi. 

Il giardino in stile italiano è diviso in modo geometrico tra vialetti e grandi spazi erbosi con al centro una vasca ottagonale, diverse statue, grandi piante di limoni. Lo spazio si sviluppa tra il palazzo e le mura urbane, e pare fu commissionato niente meno all architetto Filippo Juvarra celebre per opere come la Basilica di Superga e la residenza Stupinigi.

All’interno nella parte visitabile c’è un ampio salone affrescato circondato da sale laterali, allestite con pregiati mobili d’epoca e svariati suppellettili con l’esposizione permanente di strumenti medico chirurgici.

Giusto il tempo del pranzo e le attività sono state riprese a pieno ritmo.

Come ogni anno abbiamo tenuto una breve assemblea dei soci dove è staso consegnato il bilancio consuntivo, presentati gli eventi a calendario, come la caccia al tesoro a Genova nel mese di giugno e il Decameron ad ottobre, e consegnate le spille con una nuova grafica. Conclusa la riunione ci siamo inoltrati nel suggestivo sotterraneo del Baluardo Santa Croce presso la Porta san Donato. All’interno il tempo pare essersi fermato, complici un architettura antica fatta di volte e muri di pietra. I nostri fotografi hanno dimostrato come sempre la loro abilità nel regalarci fantastiche immagini nonostante la poca illuminazione. Il percorso sotto le mura ci ha portati all’esterno nella zona verdeggiante che circonda le mura Lucchesi. Come nella migliore tradizione che ci vuole in questa città nelle giornate del comics, abbiamo camminato parecchio e ci siamo accomodati riconoscenti nel primo bar che poteva ospitarci tutti per un brindisi di commiato. Nonostante le giornate si siano allungate il tempo è sempre troppo poco quando si sta’ così bene!

Lady Cromatica

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Published in: on Aprile 29, 2023 at 12:12 am  Commenti disabilitati su Lucca Sotto Sopra – 16 aprile 2023  
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Labirinto della Masone – Rocca Soragna – 4-5 marzo 2023

C’era una volta, tanto tempo fa nell’isola di Creta, un re di nome Minosse che incaricò l’architetto Dedalo di progettare un luogo inaccessibile per imprigionarvi il Minotauro, un essere mostruoso dalle fattezze umane ma la testa di un toro. Fù così che venne costruita un enorme edificio pieno di corridoi e vicoli ciechi dal quale non fosse possibile scappare. Teseo fu l’ unico ad entrarvi senza perdere la via del ritorno con l’aiuto del famosissimo filo di Arianna.
Protagonisti di questa storia, al posto del mitico eroe Teseo, troviamo un nutrito gruppo steampunk che con tutto l’ entusiasmo che li contraddistingue si è avventurato senza timore nello straordinario Labirinto della Masone nei pressi di Fontanellato. Questo labirinto è un parco culturale costituito interamente da piante di bambù di diverse specie, attestandosi così come il più grande al mondo nel suo genere.
Il progetto nasce da un idea di Franco Maria Ricci. Col tempo al giardino principale si sono aggiunti diversi edifici per lo più a scopo museale, all’interno infatti è ospitata una collezione di opere d’arte, auto d’epoca ed una biblioteca. I nostri viaggiatori del tempo anche se partiti tutti insieme presto si sono divisi in gruppi, via via sempre più piccoli mettendo alla prova la loro capacità di orientamento e di pazienza, nella speranza di trovare la retta via. Come sempre c’è stato chi non ama perdere tempo e tirando dritto sfidava se stesso, chi invece trovava divertente perdersi con tutta calma tornando sui suoi passi prima di essere certo del proprio cammino. Durante tutto il percorso rientranze, piccoli spiazzi, statue, fontane e le stesse piante di bambù sono diventati scenari di tantissimi fotoset.
Misteriosamente qualcuno spariva ogni tanto, per riapparire poco dopo come nulla fosse. C’è chi giura d’aver visto un coniglio bianco vestito di tutto punto aggirarsi tra il fogliame, altri che un gatto dall’ampio e inquietante sorriso indicasse ai malcapitati la via sbagliata. La nostra Regina di Cuori al grido di “Tagliategli la testa!”, come sua consuetudine, ha riportato alla realtà gli ultimi ritardatari così che le ombre ormai lunghe del tramonto potessero regalare gli ultimi scatti della giornata. Come sfondo i portici di un piazzale dal gusto classico sovrastato da un edificio piramidale. A quel punto vista tutta la strada percorsa i buoni steampunk decidono di dissetarsi un po’ preferendo un fresco cocktail al posto di un tea col cappellaio matto. Quel che resta della serata scivola via complice il buon umore ed il lauto banchetto che ripaga delle fatiche del giorno.

Il mattino seguente, svegli di buon ora e pronti per una nuova avventura gli eroi del vapore si sono diretti a Busseto località celebre per aver dato i natali al compositore Giuseppe Verdi. La piazza principale del paese, dove è collocata Rocca Pallavicino, dapprima deserta, in un lampo si è riempita di curiosi che telefoni alla mano hanno iniziato ad immortalare gli insoliti visitatori d’altri tempi. Arringata la folla con le presentazioni di rito, si sono diretti al Teatro, là in una stanza riccamente arredata, una splendida dama dal fascino antico li attendeva per raccontare loro, la sua storia. Il fantasma di Giuseppina Strepponi, moglie e musa del grande Maestro ha cominciato così un racconto che tra brani di lirica cantati dal vivo e grandi classici come il Nabucco, ha trasportato ladies e gentleman in un tempo lontano, vivo nei ricordi di una donna dedita fino alla venerazione del suo Mago, come lo chiama lei, consapevole del suo ruolo di eterna seconda, che mai avrebbe potuto prendere il posto della musica nel cuore del Maestro. Il resto della visita si sposta direttamente nel teatro, un vero gioiello in miniatura di rara bellezza che ha ospitato negli anni numerosi artisti internazionali. E’ un incanto che lascia piacevolmente ammaliati, ogni angolo regala qualcosa di straordinario e doversene andare è più faticoso del previsto, ma a consolare gli animi ci ha pensato il buon cibo e l’ ottimo lambrusco presso la Salsamenteria li vicino, un locale davvero singolare traboccante di riferimenti ad opere teatrali con oggetti, libretti e locandine. Qui il vino si beve, come tradizione della zona, da una ciotola, i cibi si mangiano con le mani prendendoli direttamente dai vassoi comuni e per finire in bellezza le noci si rompono col martello appoggiandole su appositi sostegni divertendo tutti i commensali.

A tavola si sa, non si invecchia, ma se non si tiene conto dell’orario il rischio che si corre è di arrivare tardi all’ appuntamento successivo: il Castello della Rocca di Soragna.
La Rocca è una dimora storica di epoca medievale risalente a prima dell’anno 1000, riedificata verso la fine del 1300 e diventato un elegante maniero nel 1500. Una guida, a cui i nostri visitatori indisciplinati hanno dato un po’ filo da torcere, un po’ rassegnata, ma divertita, ha accompagnato il gruppo per i vari ambienti raccontando le molteplici vicende che si sono susseguite nei secoli tra nuovi proprietari insediati con la forza, scontri, battaglie, giochi politici e matrimoni. Nella prima metà del 1500 diventa infine la residenza della famiglia Meli Lupi. Di tutte le vicende che hanno interessato il maniero la più celebre è la leggenda di Donna Cenerina vittima di un atroce delitto il quale spirito pare si manifesti in circostanze particolari, come preannunciare la morte dei suoi discendenti. Al suo interno stanze dipinte con fantasie grottesche, scene di carattere mitologico e storico, quadri con ritratti di famiglia. L’atmosfera è arricchita dagli arredi antichissimi dall’incalcolabile pregio.

In questa meraviglia ad attirare l’attenzione non tanto le decorazioni in oro zecchino della camera del principe, quanto un corridoio allestito con pezzi originali del 1800 che ha fatto sbavare di desidero davvero tutti. Accertato che nessuno abbia trafugato nulla, viene il momento dei saluti, gli ultimi superstiti accettano finalmente quel famoso tea dal cappellaio matto che ci lascia una sua famosa massima: “Il segreto è circondarsi di persone che ci facciano sorridere di cuore. E’ allora, solo allora, che troverai il paese delle meraviglie.”

Lady Cromatica.

Link agli album fotografici:

Ph: Katia Castiglioni

Ph: Alessandro Larini

Ph: Katia Tolone

Ph: Max PM

Ph: Mauro Engheben

Ph: Giovanni Bignone

Ph: Ilaria Amore

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Published in: on Marzo 20, 2023 at 4:16 pm  Commenti disabilitati su Labirinto della Masone – Rocca Soragna – 4-5 marzo 2023  
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Calendario eventi 2023

Ciao Steamers, eccoci a svelare una prima parte degli eventi che vi attendono per l’anno 2023.

Gennaio. Come avrete notato, Steampunk Italia ha fatto un viaggio a vapore di gran classe, sul treno della befana da Firenze a San Piero a Sieve il 6 gennaio.

Febbraio. Saremo a Venezia il 18 e 19, per sfilare lungo i canali e vivere la magia del Carnevale.

Marzo. Amazing mazes! Il 4 e 5 marzo vi porteremo a perdervi in labirinti vegetali e non… il magnifico Labirinto della Masone di Fontanellato, e il dedalo di meraviglie della fiera antiquaria più famosa d’Italia, il Mercante in Fiera di Parma!

Aprile. Tour fotografico in una Lucca un po’ alternativa, dalla Fabbrica del Tabacco ai sotterranei delle mura, il weekend del 16 aprile.

Maggio. La splendida Villa Serra di Comago ci aprirà le sue porte nel weekend del 28 maggio.

Giugno. Evento a sorpresa nei vicoli genovesi.

Luglio. Saremo a Vinci al festival dell’Unicorno dal 21 al 23 luglio.

Agosto. Chiuso per grigliate!

Settembre. Work in progress.

Ottobre. Decameron Steampunk! Nel segno della vite.
E per vite stavolta non intendiamo i nostri consueti bulloni. Evento di due giorni, in definizione.

Novembre. Lucca Comics and Games dall’1 al 5 novembre.

Dicembre. Pausa Natalizia.

Vi ricordiamo che il calendario è work in progress perché alcuni nostri partner non hanno ancora definito date e dettagli, quindi alcune date potrebbero variare per motivi non dipendenti dalla nostra volontà.

Stay tuned! 🎩🎩🎩

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Published in: on Gennaio 16, 2023 at 7:02 pm  Commenti disabilitati su Calendario eventi 2023  
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Steampunk Italia Tesseramento 2023

Buongiorno Steamers,
gennaio volge quasi al termine, e vi rammentiamo che siete ancora in tempo per effettuare o rinnovare il Tesseramento 2023.
L’invito a tesserarsi è un ingresso in un club, non solo il possesso di un titolo, quello di Socio/a della più antica Associazione nazionale Steampunk, ma il diventare davvero parte di un gruppo di amici prima di tutto. Tesseratevi, ma soprattutto venite ad incontrare altri Steampunk ai nostri eventi!

Ricordiamo a tutti i Soci che la tessera dà agevolazioni di ingresso, benefici di diversa natura in base al tipo di evento, la possibilità di accedere a luoghi privilegiati o esclusi al grande pubblico, una scontistica speciale con i nostri Artigiani Accreditati e gadget a tema.

Per chi desidera entrare nell’associazione, la tessera annuale da Socio Ordinario avrà il costo di 15,00 €, da Socio Sostenitore di 25,00 €.

Le modalità per effettuare il versamento sono le seguenti:

Tramite account Paypal all’indirizzo info.steampunkitalia@gmail.com scegliendo l’opzione “Invia denaro a parenti e amici”, indicando nella causale “Rinnovo Tessera SPI 2023”, o se si è nuovi soci “Tesseramento SPI 2023”.

Una volta effettuato il pagamento vi preghiamo di inviarci una mail all’indirizzo info.steampunkitalia@gmail.com con il vostro nome e numero di tessera per i rinnovi, oppure confermandoci la vostra adesione come nuovi soci, e provvederemo ad inviarvi il bollino adesivo e/o la tessera se mancante (in questo caso vi preghiamo di specificare anche l’indirizzo di spedizione della tessera).

Stay Steam! 🎩🎩🎩

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Published in: on Gennaio 15, 2023 at 6:36 pm  Commenti disabilitati su Steampunk Italia Tesseramento 2023  
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Treno a Vapore della Befana

FIRENZE – SAN PIERO A SIEVE, 6 gennaio 2023

“La porti un bacione a Firenze..” Ah, che bella Firenze..

Firenze è un vortice.. Come ogni grande città italiana, la ami e la odi al tempo stesso; odi il traffico, odi i turisti che ti travolgono con i loro trolley scusandosi in mille lingue diverse, odi il clima, pungente d’inverno o soffocante d’estate..

Poi, come un forza centrifuga, ti inghiotte nelle sue viuzze per poi catapultarti, che so, in piazza della Signoria, o dal Duomo, tanto per dirne un paio.. e lì allora non puoi fare altro che amarla, follemente.
Perché ve ne parlo? Perché è la protagonista di un bel week end di cui ora mi appresterò a raccontarvi.
Tra tutte le sue bellezze, storiche ed artistiche, che non staremo ad elencare, perchè tantissime e notissime, Firenze vanta anche numerose opportunità per svagarsi e stare insieme, per ogni tasca e per ogni gusto.

Dopo tanta cultura e arte, è concesso indulgere anche in attività meno elevate, ma necessarie, come stare seduti a un tavolo con un bel bicchiere in mano e con davanti qualcosa di invitante da sgranocchiare.
E così, il venerdì antecedente l’Epifania, alcuni viaggiatori nel tempo, atterrati in città con i loro aerostati per partecipare il giorno successivo a una mirabolante avventura, si sono dati convegno in un pub dal nome alquanto suggestivo, il Dragonfly, a pochi passi dalla Basilica di Santa Croce.

Varcando l’entrata del locale (piacevole scoperta frutto dei vagabondaggi di alcune dame e cavalieri del posto), si viene accolti dall’arredamento in legno scuro, da congegni rivettati, lampade a vapore, e vetri colorati cangianti.. sembra proprio di essere nella pancia del Nautilus!

Guido e il suo staff, ci hanno trattati da veri lords, facendoci gustare birre sopraffine e cocktails inebrianti, accompagnati da deliziosi stuzzichini; l’atmosfera appunto “inebriante” del locale ha ispirato una delle nostre Ladies, Berenice Steamgarden, maestra cappellaia (e, in effetti, un pò matta) la quale ha appositamente e sapientemente decorato un cappello a cilindro con boccette di profumo, sigari, carte da gioco, mignon di liquori e una piccola Tour Eiffel, tutti simbolici rimandi a Parigi, un tempo capitale indiscussa del vizio e del divertimento, e ne ha fatto dono al locale stesso, ad imperitura memoria del nostro passaggio e come segno di apprezzamento e gratitudine per il trattamento ricevuto.

Purtroppo il tempo, soprattuto se impegnato piacevolmente, pare abbia il brutto vizio di trascorrere più veloce; e così, ammantati nei nostri tabarri, abbiamo salutato Guido e il Dragonfly per concederci qualche ora di sonno prima della grande avventura che ci avrebbe aspettati il giorno dopo.

A FEW HOURS LATER….

Il celebre scrittore francese Guy de Maupassant diceva: “Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà per addentrarsi in una dimensione inesplorata che sembra un sogno”.
Il viaggio è immaginazione, avventura, sete di conoscenza e desiderio di mettersi in gioco.
Si può viaggiare stando fermi, sulle ali della fantasia (e noi viaggiatori nel tempo ne sappiamo qualcosa),

oppure fisicamente, solcando i mari, i cieli o calcando la terraferma..

Se nel primo caso, per viaggiare basta la comoda poltrona del salotto di casa, nel secondo abbiamo bisogno di un mezzo di trasporto..E quando si viaggia via terra, ce n’è uno in particolare che noi amanti di ingranaggi, bielle e valvole prediligiamo..
Nuvole di fumo, stridio di freni, fuliggine, e quel fischio inconfondibile.. signore e signori, è in arrivo il treno a vapore!
Viaggiare su un treno a vapore è un’esperienza che affascina; sfido chiunque di voi ad ammettere di non aver mai desiderato di farci un giretto.. avevo ragione vero? Lo abbiamo desiderato pressochè tutti.
La locomotiva a vapore è il trampolino ideale per un tuffo indietro nel tempo.
Si sale a bordo, si osserva il paesaggio scorrere dal finestrino come in una lanterna magica, ci si abbandona al viaggio, cullati dal suo ritmico sferragliare.. e alla mente si affacciano immagini di dame eleganti e avventurieri, luoghi esotici e di frontiera, intrighi e spy-stories.
Ma torniamo a noi..
L’occasione ci è arrivata dalla Proloco di San Piero a Sieve, paesino in provincia di Firenze, che ci ha invitati nientepopodimeno che a partecipare all’edizione del Treno della Befana 2023, di cui quest’anno addirittura ricorreva il trentennale!
Dopo aver partecipato con entusiasmo all’edizione del 2020, appena prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, dopo due anni di restrizioni, di divieti, di timori.. Un’occasione davvero ghiotta, che non ci poteva sfuggire!

E cosi, venerdi mattina, giorno dell’Epifania, bel presto, un pugno di viaggiatori e viaggiatrici dall’animo intrepido si è dato appuntamento sulla banchina della stazione di Santa Maria Novella, a Firenze, per imbarcarsi su un autentico convoglio composto da 8 carrozze “Centoporte”, risalenti al periodo tra gli anni ’10 e ’30 del ‘900 ed accuratamente restaurate, trainate da un vero “cavallo di ferro” della stessa epoca.

Arrivati nel paese di San Piero a Sieve, treno e passeggeri sono stati salutati da un pubblico festante e dalla banda musicale “il Trio del Treno dell’Appennino”, che già durante il viaggio aveva allietato i passeggeri con simpatiche musichette, accompagnando alcune Befane nella distribuzione dei doni ai bambini presenti sulle vetture.
Dopo una breve sfilata per la via centrale di San Piero non sono mancate le foto di rito, con grandi e piccini; non finiremo mai di ringraziare la cittadinanza tutta che ha accolto calorosamente la nostra allegra e matta brigata, ricoprendoci di complimenti ammirati alla vista dei nostri scintillanti accessori e fluttuanti copricapi piumati.

Al rientro a Firenze, stanchi ma davvero entusiasti della giornata, ci siamo concessi un pranzo ristoratore presso un’ottima trattoria del centro storico, a base di specialità toscane, come la fettunta, la tipica bruschetta insaporita da olio, aglio e sale, la ribollita, rinomata zuppa di verdure e legumi, e il peposo, spezzatino di carne aromatizzato al pepe nero, il tutto annaffiato da vino e olio locali.
Giunti al termine di questa strabiliante giornata, anche se a malincuore, ci siamo salutati per fare ritorno alle nostre rispettive dimore, ripromettendoci di rivederci al più presto in occasione della prossima avventura.

Oltre alla Proloco di San Piero a Sieve (FI) desideriamo ringraziare l’Associazione Toscana Treni Storici “Italvapore”, che in collaborazione con il Comune di Scarperia e San Piero e l’Unione Montana dei Comuni del Mugello si sono adoperati con passione all’organizzazione di questo splendido evento.

A la prochaine!

Lady Pheasantail

Foto della serata al Dragonfly

Ph. Federico Sportiello.

Ph. Laura di Marco.

Ph. Patrizia Caredda.

Foto del Treno della Befana

Ph. Federico Sportiello.

Ph. Valentina Oscura.

Ph. Patrizia Caredda.

Ph. Pietro Florio.

Ph. Stefano Marsili Libelli.

Ph. Paolo di Nunno.

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Published in: on Gennaio 15, 2023 at 1:35 am  Commenti disabilitati su Treno a Vapore della Befana  
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