











La festa più magica dell’anno è tornata, e come da manuale, in uno dei weekend più caldi dell’ estate.
Questa stupenda celebrazione giunta ormai alla sua diciassettesima edizione, ha trasformato il pittoresco borgo toscano in un luogo incantato.
Le strade sono gremite di banchi nei quali gli artigiani espongono le loro originali creazioni e parecchie associazioni animano con grande impegno le tre giornate.
Questi e molti altri sono i motivi per il quale un simile evento riesce a catturare l’immaginazione di migliaia di visitatori provenienti da ogni angolo del paese e oltre.
Come sempre lo stand di steampunk italia era presente coi suoi soci a dare vita alla valle del vapore.
La giornata di venerdì per molti di noi è iniziata con la grande sfilata dell’armata dell’unicorno che apre ufficialmente la festa e raccoglie un incredibile numero di partecipanti dei più diversi generi, dal fantasy al medievale.
La parata ha percorso sia le strade del borgo, sia la zona alta del castello terminando nell’unico spiazzo erboso, non molto comodo perché scosceso, ma necessario per ospitare tutti e dare la possibilità ai droni in volo di riprenderci.
In questa serata abbiamo avuto il tempo di aggirarci per la città a curiosare i tantissimi stand e iniziare ad incontrare gli amici che iniziavano ad arrivare.
Sabato e domenica sono state giornate piene di divertimento ed attività.
Molti visitatori sono venuti per fare una foto ed essere “ steampunk per un giorno” con tanti accessori messi a disposizione da tutti i soci,.
I bambini si sono fermati per passare un po’ di tempo a disegnare e venire omaggiati di un piccolo regalo.
La nostra Topopot, una teiera dotata di ruote, capitanata da un simpatico topo, ha sfrecciato per la strada sotto gli occhi divertiti della gente.
ll gioco del croquet ha raccolto un sacco di curiosi desiderosi di mettere alla prova la loro capacità di fare centro al primo colpo.
Anche noi steampunk siamo riusciti a ritagliarci qualche momento quando i nostri amici fotografi sono passati a trovarci. Gli angoli più caratteristici sono diventati luogo di divertenti fotoset.
A fine giornata il momento clou, quello della nostra sfilata, che con soddisfazione, ha avuto una notevole affluenza.
Siamo stati molto fortunati ad aver potuto assistere in diversi momenti della giornata a spettacoli di vario genere, dal semplice intrattenimento alle più particolari e significative performance teatrali.
Non sono mancati i brindisi, complici un frigo portatile e diverse bottiglie di prosecco.
Non posso esimermi dal ringraziare di cuore tutte le persone che ci hanno aiutato non solo a presidiare il gazebo, ma che all’alba di sabato e nella notte di domenica, hanno aiutato a montare, allestire e smontare tutto l’allestimento.
Non è stato prezioso solo lo sforzo fisico, ma anche quello morale.
Impegni come questi si fanno con grande piacere, ma il fatto di non essere lasciati soli è di grande conforto e dona la giusta motivazione per impegnarsi ancora e al meglio.
Lady Cromatica
Pubblicato da: Lady Cromatica
Questo giorno è già iniziato
in un modo disperato
giù dal cielo a tradimento
pioggia forte che dà il tormento
coi vestiti ben bagnati
siam partiti un po’ arrabbiati
per fortuna è terminata
così come era cominciata
presto il sole ci ha scaldati
fino ad essere sudati
col global riscaldamento
cambia tutto in un momento.
E’ qui in terra genovese
ricca di mille sorprese
che un gruppetto vittoriano
si raccoglie piano piano
son gli steampunk da ogni parte
che del “ fai da te” han fatto un arte
ci fan dire : ma che bello!
han risposto al nostro appello
con degli outfit eccezionali
e accessori artigianali
son quaggiù per un evento
una sfida senza tempo
per la caccia al gran tesoro
che valore ha più dell’oro
son raccolti dal palazzo
di San Giorgio nel suo spiazzo
Tutti zitti, insomma, dai
che casino è questo mai?
forza zitti un sol momento
sentiam su il regolamento
squadre pronte ai posti via
che incominci stà follia
siete pronti alle domande?
State attenti saran tante!
Per trovar la soluzione
il cervello và in azione
che necessiti cultura
non ci fa mica paura
anche a caso abbian tirato
e di kiulo indovinato
su e giu al Porto Antico
dal museo fin sotto al bigo
a trovar i posti adatti
dimostrati da bei scatti
Foto anche a brava gente
che di steampunk non sa niente
ma alla vista un po’ lo sono
per far punti sono un dono.
Figuracce e cantonate
ne abbiam collezionate
tra domande interessanti
complicate e anche piccanti
per finire in confusione
croquet da competizione
con la palla e il martelletto
un disastro benedetto
con un pubblico curioso
che di foto è generoso.
Manca sol di far conteggio
di chi ha fatto meno peggio
fatti i conti di molte voci
per premiare i più veloci
c’è per tutti questi matti
il mignon della Camatti
e al più pantofolaio
la galletta del marinaio
per i nostri vincitori
un borsello che ci onori.
Ma dell’alto c’è da fare
per gli steampunk in riva al mare
qui si scherza facilmente
ma alla pancia non si mente
al più presto va riempita
niente è meglio nella vita
con la tipica cucina
della Genova regina.
E’ così è terminato
questo giorno spensierato
che cos’altro posso dire
presto su! Tutti a dormire
che doman di buon mattino
c’è a Chiavari il mercatino.
Pubblicato da: Lady Cromatica
E’ primavera, svegliatevi bambineeee! Con questa frase inizia il primo verso della celebre canzone “Mattinata Fiorentina” che inneggia con gioia all’arrivo della bella stagione e dell’amore. Quasi con lo stesso vigore mattiniero un nutrito gruppo di steampunk ancora intorpiditi dal proprio stato letargico, è strisciato fuori dalla tana per varcare a grandi falcate le meravigliose mura di Lucca. Imbardati e tirati a lucido come nel migliore dei giorni di festa ci siamo radunati presso il famosissimo Palazzo Pfanner per un incredibile sessione fotografica. La struttura viene edificata a metà del 1600 dalla famiglia Moriconi in seguito acquistato dai Controni che lo ampliano e riqualificano il retrostante giardino. A metà del 1800 Felix Pfanner, di origini Bavaresi vi installa una delle prime birrerie sia per l’ Italia che per il Ducato di Lucca.
Il sole splende, il clima è mite e la compagnia è sempre fantastica tanto ché, nonostante viaggiatori del tempo, ma non fruitori del teletrasporto come in star trek, si finisce per perdersi in mille chiacchiere, sono così i fotografi a rimetterci in riga e dare il via alle danze.
Gli steampunk non si fanno pregare e si riversano per tutto il parco alla scoperta degli angoli più suggestivi.
Il giardino in stile italiano è diviso in modo geometrico tra vialetti e grandi spazi erbosi con al centro una vasca ottagonale, diverse statue, grandi piante di limoni. Lo spazio si sviluppa tra il palazzo e le mura urbane, e pare fu commissionato niente meno all architetto Filippo Juvarra celebre per opere come la Basilica di Superga e la residenza Stupinigi.
All’interno nella parte visitabile c’è un ampio salone affrescato circondato da sale laterali, allestite con pregiati mobili d’epoca e svariati suppellettili con l’esposizione permanente di strumenti medico chirurgici.
Giusto il tempo del pranzo e le attività sono state riprese a pieno ritmo.
Come ogni anno abbiamo tenuto una breve assemblea dei soci dove è staso consegnato il bilancio consuntivo, presentati gli eventi a calendario, come la caccia al tesoro a Genova nel mese di giugno e il Decameron ad ottobre, e consegnate le spille con una nuova grafica. Conclusa la riunione ci siamo inoltrati nel suggestivo sotterraneo del Baluardo Santa Croce presso la Porta san Donato. All’interno il tempo pare essersi fermato, complici un architettura antica fatta di volte e muri di pietra. I nostri fotografi hanno dimostrato come sempre la loro abilità nel regalarci fantastiche immagini nonostante la poca illuminazione. Il percorso sotto le mura ci ha portati all’esterno nella zona verdeggiante che circonda le mura Lucchesi. Come nella migliore tradizione che ci vuole in questa città nelle giornate del comics, abbiamo camminato parecchio e ci siamo accomodati riconoscenti nel primo bar che poteva ospitarci tutti per un brindisi di commiato. Nonostante le giornate si siano allungate il tempo è sempre troppo poco quando si sta’ così bene!
Lady Cromatica
Pubblicato da: Lady Cromatica
C’era una volta, tanto tempo fa nell’isola di Creta, un re di nome Minosse che incaricò l’architetto Dedalo di progettare un luogo inaccessibile per imprigionarvi il Minotauro, un essere mostruoso dalle fattezze umane ma la testa di un toro. Fù così che venne costruita un enorme edificio pieno di corridoi e vicoli ciechi dal quale non fosse possibile scappare. Teseo fu l’ unico ad entrarvi senza perdere la via del ritorno con l’aiuto del famosissimo filo di Arianna.
Protagonisti di questa storia, al posto del mitico eroe Teseo, troviamo un nutrito gruppo steampunk che con tutto l’ entusiasmo che li contraddistingue si è avventurato senza timore nello straordinario Labirinto della Masone nei pressi di Fontanellato. Questo labirinto è un parco culturale costituito interamente da piante di bambù di diverse specie, attestandosi così come il più grande al mondo nel suo genere.
Il progetto nasce da un idea di Franco Maria Ricci. Col tempo al giardino principale si sono aggiunti diversi edifici per lo più a scopo museale, all’interno infatti è ospitata una collezione di opere d’arte, auto d’epoca ed una biblioteca. I nostri viaggiatori del tempo anche se partiti tutti insieme presto si sono divisi in gruppi, via via sempre più piccoli mettendo alla prova la loro capacità di orientamento e di pazienza, nella speranza di trovare la retta via. Come sempre c’è stato chi non ama perdere tempo e tirando dritto sfidava se stesso, chi invece trovava divertente perdersi con tutta calma tornando sui suoi passi prima di essere certo del proprio cammino. Durante tutto il percorso rientranze, piccoli spiazzi, statue, fontane e le stesse piante di bambù sono diventati scenari di tantissimi fotoset.
Misteriosamente qualcuno spariva ogni tanto, per riapparire poco dopo come nulla fosse. C’è chi giura d’aver visto un coniglio bianco vestito di tutto punto aggirarsi tra il fogliame, altri che un gatto dall’ampio e inquietante sorriso indicasse ai malcapitati la via sbagliata. La nostra Regina di Cuori al grido di “Tagliategli la testa!”, come sua consuetudine, ha riportato alla realtà gli ultimi ritardatari così che le ombre ormai lunghe del tramonto potessero regalare gli ultimi scatti della giornata. Come sfondo i portici di un piazzale dal gusto classico sovrastato da un edificio piramidale. A quel punto vista tutta la strada percorsa i buoni steampunk decidono di dissetarsi un po’ preferendo un fresco cocktail al posto di un tea col cappellaio matto. Quel che resta della serata scivola via complice il buon umore ed il lauto banchetto che ripaga delle fatiche del giorno.
Il mattino seguente, svegli di buon ora e pronti per una nuova avventura gli eroi del vapore si sono diretti a Busseto località celebre per aver dato i natali al compositore Giuseppe Verdi. La piazza principale del paese, dove è collocata Rocca Pallavicino, dapprima deserta, in un lampo si è riempita di curiosi che telefoni alla mano hanno iniziato ad immortalare gli insoliti visitatori d’altri tempi. Arringata la folla con le presentazioni di rito, si sono diretti al Teatro, là in una stanza riccamente arredata, una splendida dama dal fascino antico li attendeva per raccontare loro, la sua storia. Il fantasma di Giuseppina Strepponi, moglie e musa del grande Maestro ha cominciato così un racconto che tra brani di lirica cantati dal vivo e grandi classici come il Nabucco, ha trasportato ladies e gentleman in un tempo lontano, vivo nei ricordi di una donna dedita fino alla venerazione del suo Mago, come lo chiama lei, consapevole del suo ruolo di eterna seconda, che mai avrebbe potuto prendere il posto della musica nel cuore del Maestro. Il resto della visita si sposta direttamente nel teatro, un vero gioiello in miniatura di rara bellezza che ha ospitato negli anni numerosi artisti internazionali. E’ un incanto che lascia piacevolmente ammaliati, ogni angolo regala qualcosa di straordinario e doversene andare è più faticoso del previsto, ma a consolare gli animi ci ha pensato il buon cibo e l’ ottimo lambrusco presso la Salsamenteria li vicino, un locale davvero singolare traboccante di riferimenti ad opere teatrali con oggetti, libretti e locandine. Qui il vino si beve, come tradizione della zona, da una ciotola, i cibi si mangiano con le mani prendendoli direttamente dai vassoi comuni e per finire in bellezza le noci si rompono col martello appoggiandole su appositi sostegni divertendo tutti i commensali.
A tavola si sa, non si invecchia, ma se non si tiene conto dell’orario il rischio che si corre è di arrivare tardi all’ appuntamento successivo: il Castello della Rocca di Soragna.
La Rocca è una dimora storica di epoca medievale risalente a prima dell’anno 1000, riedificata verso la fine del 1300 e diventato un elegante maniero nel 1500. Una guida, a cui i nostri visitatori indisciplinati hanno dato un po’ filo da torcere, un po’ rassegnata, ma divertita, ha accompagnato il gruppo per i vari ambienti raccontando le molteplici vicende che si sono susseguite nei secoli tra nuovi proprietari insediati con la forza, scontri, battaglie, giochi politici e matrimoni. Nella prima metà del 1500 diventa infine la residenza della famiglia Meli Lupi. Di tutte le vicende che hanno interessato il maniero la più celebre è la leggenda di Donna Cenerina vittima di un atroce delitto il quale spirito pare si manifesti in circostanze particolari, come preannunciare la morte dei suoi discendenti. Al suo interno stanze dipinte con fantasie grottesche, scene di carattere mitologico e storico, quadri con ritratti di famiglia. L’atmosfera è arricchita dagli arredi antichissimi dall’incalcolabile pregio.
In questa meraviglia ad attirare l’attenzione non tanto le decorazioni in oro zecchino della camera del principe, quanto un corridoio allestito con pezzi originali del 1800 che ha fatto sbavare di desidero davvero tutti. Accertato che nessuno abbia trafugato nulla, viene il momento dei saluti, gli ultimi superstiti accettano finalmente quel famoso tea dal cappellaio matto che ci lascia una sua famosa massima: “Il segreto è circondarsi di persone che ci facciano sorridere di cuore. E’ allora, solo allora, che troverai il paese delle meraviglie.”
Lady Cromatica.
Link agli album fotografici:
Pubblicato da: Lady Cromatica
Ciao Steamers, eccoci a svelare una prima parte degli eventi che vi attendono per l’anno 2023.
Gennaio. Come avrete notato, Steampunk Italia ha fatto un viaggio a vapore di gran classe, sul treno della befana da Firenze a San Piero a Sieve il 6 gennaio.
Febbraio. Saremo a Venezia il 18 e 19, per sfilare lungo i canali e vivere la magia del Carnevale.
Marzo. Amazing mazes! Il 4 e 5 marzo vi porteremo a perdervi in labirinti vegetali e non… il magnifico Labirinto della Masone di Fontanellato, e il dedalo di meraviglie della fiera antiquaria più famosa d’Italia, il Mercante in Fiera di Parma!
Aprile. Tour fotografico in una Lucca un po’ alternativa, dalla Fabbrica del Tabacco ai sotterranei delle mura, il weekend del 16 aprile.
Maggio. La splendida Villa Serra di Comago ci aprirà le sue porte nel weekend del 28 maggio.
Giugno. Evento a sorpresa nei vicoli genovesi.
Luglio. Saremo a Vinci al festival dell’Unicorno dal 21 al 23 luglio.
Agosto. Chiuso per grigliate!
Settembre. Work in progress.
Ottobre. Decameron Steampunk! Nel segno della vite.
E per vite stavolta non intendiamo i nostri consueti bulloni. Evento di due giorni, in definizione.
Novembre. Lucca Comics and Games dall’1 al 5 novembre.
Dicembre. Pausa Natalizia.
Vi ricordiamo che il calendario è work in progress perché alcuni nostri partner non hanno ancora definito date e dettagli, quindi alcune date potrebbero variare per motivi non dipendenti dalla nostra volontà.
Stay tuned!
Pubblicato da: Baron Frik
Buongiorno Steamers,
gennaio volge quasi al termine, e vi rammentiamo che siete ancora in tempo per effettuare o rinnovare il Tesseramento 2023.
L’invito a tesserarsi è un ingresso in un club, non solo il possesso di un titolo, quello di Socio/a della più antica Associazione nazionale Steampunk, ma il diventare davvero parte di un gruppo di amici prima di tutto. Tesseratevi, ma soprattutto venite ad incontrare altri Steampunk ai nostri eventi!
Ricordiamo a tutti i Soci che la tessera dà agevolazioni di ingresso, benefici di diversa natura in base al tipo di evento, la possibilità di accedere a luoghi privilegiati o esclusi al grande pubblico, una scontistica speciale con i nostri Artigiani Accreditati e gadget a tema.
Per chi desidera entrare nell’associazione, la tessera annuale da Socio Ordinario avrà il costo di 15,00 €, da Socio Sostenitore di 25,00 €.
Le modalità per effettuare il versamento sono le seguenti:
Tramite account Paypal all’indirizzo info.steampunkitalia@gmail.com scegliendo l’opzione “Invia denaro a parenti e amici”, indicando nella causale “Rinnovo Tessera SPI 2023”, o se si è nuovi soci “Tesseramento SPI 2023”.
Una volta effettuato il pagamento vi preghiamo di inviarci una mail all’indirizzo info.steampunkitalia@gmail.com con il vostro nome e numero di tessera per i rinnovi, oppure confermandoci la vostra adesione come nuovi soci, e provvederemo ad inviarvi il bollino adesivo e/o la tessera se mancante (in questo caso vi preghiamo di specificare anche l’indirizzo di spedizione della tessera).
Stay Steam!
Pubblicato da: Baron Frik
FIRENZE – SAN PIERO A SIEVE, 6 gennaio 2023
“La porti un bacione a Firenze..” Ah, che bella Firenze..
Firenze è un vortice.. Come ogni grande città italiana, la ami e la odi al tempo stesso; odi il traffico, odi i turisti che ti travolgono con i loro trolley scusandosi in mille lingue diverse, odi il clima, pungente d’inverno o soffocante d’estate..
Poi, come un forza centrifuga, ti inghiotte nelle sue viuzze per poi catapultarti, che so, in piazza della Signoria, o dal Duomo, tanto per dirne un paio.. e lì allora non puoi fare altro che amarla, follemente.
Perché ve ne parlo? Perché è la protagonista di un bel week end di cui ora mi appresterò a raccontarvi.
Tra tutte le sue bellezze, storiche ed artistiche, che non staremo ad elencare, perchè tantissime e notissime, Firenze vanta anche numerose opportunità per svagarsi e stare insieme, per ogni tasca e per ogni gusto.
Dopo tanta cultura e arte, è concesso indulgere anche in attività meno elevate, ma necessarie, come stare seduti a un tavolo con un bel bicchiere in mano e con davanti qualcosa di invitante da sgranocchiare.
E così, il venerdì antecedente l’Epifania, alcuni viaggiatori nel tempo, atterrati in città con i loro aerostati per partecipare il giorno successivo a una mirabolante avventura, si sono dati convegno in un pub dal nome alquanto suggestivo, il Dragonfly, a pochi passi dalla Basilica di Santa Croce.
Varcando l’entrata del locale (piacevole scoperta frutto dei vagabondaggi di alcune dame e cavalieri del posto), si viene accolti dall’arredamento in legno scuro, da congegni rivettati, lampade a vapore, e vetri colorati cangianti.. sembra proprio di essere nella pancia del Nautilus!
Guido e il suo staff, ci hanno trattati da veri lords, facendoci gustare birre sopraffine e cocktails inebrianti, accompagnati da deliziosi stuzzichini; l’atmosfera appunto “inebriante” del locale ha ispirato una delle nostre Ladies, Berenice Steamgarden, maestra cappellaia (e, in effetti, un pò matta) la quale ha appositamente e sapientemente decorato un cappello a cilindro con boccette di profumo, sigari, carte da gioco, mignon di liquori e una piccola Tour Eiffel, tutti simbolici rimandi a Parigi, un tempo capitale indiscussa del vizio e del divertimento, e ne ha fatto dono al locale stesso, ad imperitura memoria del nostro passaggio e come segno di apprezzamento e gratitudine per il trattamento ricevuto.
Purtroppo il tempo, soprattuto se impegnato piacevolmente, pare abbia il brutto vizio di trascorrere più veloce; e così, ammantati nei nostri tabarri, abbiamo salutato Guido e il Dragonfly per concederci qualche ora di sonno prima della grande avventura che ci avrebbe aspettati il giorno dopo.
A FEW HOURS LATER….
Il celebre scrittore francese Guy de Maupassant diceva: “Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà per addentrarsi in una dimensione inesplorata che sembra un sogno”.
Il viaggio è immaginazione, avventura, sete di conoscenza e desiderio di mettersi in gioco.
Si può viaggiare stando fermi, sulle ali della fantasia (e noi viaggiatori nel tempo ne sappiamo qualcosa),
oppure fisicamente, solcando i mari, i cieli o calcando la terraferma..
Se nel primo caso, per viaggiare basta la comoda poltrona del salotto di casa, nel secondo abbiamo bisogno di un mezzo di trasporto..E quando si viaggia via terra, ce n’è uno in particolare che noi amanti di ingranaggi, bielle e valvole prediligiamo..
Nuvole di fumo, stridio di freni, fuliggine, e quel fischio inconfondibile.. signore e signori, è in arrivo il treno a vapore!
Viaggiare su un treno a vapore è un’esperienza che affascina; sfido chiunque di voi ad ammettere di non aver mai desiderato di farci un giretto.. avevo ragione vero? Lo abbiamo desiderato pressochè tutti.
La locomotiva a vapore è il trampolino ideale per un tuffo indietro nel tempo.
Si sale a bordo, si osserva il paesaggio scorrere dal finestrino come in una lanterna magica, ci si abbandona al viaggio, cullati dal suo ritmico sferragliare.. e alla mente si affacciano immagini di dame eleganti e avventurieri, luoghi esotici e di frontiera, intrighi e spy-stories.
Ma torniamo a noi..
L’occasione ci è arrivata dalla Proloco di San Piero a Sieve, paesino in provincia di Firenze, che ci ha invitati nientepopodimeno che a partecipare all’edizione del Treno della Befana 2023, di cui quest’anno addirittura ricorreva il trentennale!
Dopo aver partecipato con entusiasmo all’edizione del 2020, appena prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, dopo due anni di restrizioni, di divieti, di timori.. Un’occasione davvero ghiotta, che non ci poteva sfuggire!
E cosi, venerdi mattina, giorno dell’Epifania, bel presto, un pugno di viaggiatori e viaggiatrici dall’animo intrepido si è dato appuntamento sulla banchina della stazione di Santa Maria Novella, a Firenze, per imbarcarsi su un autentico convoglio composto da 8 carrozze “Centoporte”, risalenti al periodo tra gli anni ’10 e ’30 del ‘900 ed accuratamente restaurate, trainate da un vero “cavallo di ferro” della stessa epoca.
Arrivati nel paese di San Piero a Sieve, treno e passeggeri sono stati salutati da un pubblico festante e dalla banda musicale “il Trio del Treno dell’Appennino”, che già durante il viaggio aveva allietato i passeggeri con simpatiche musichette, accompagnando alcune Befane nella distribuzione dei doni ai bambini presenti sulle vetture.
Dopo una breve sfilata per la via centrale di San Piero non sono mancate le foto di rito, con grandi e piccini; non finiremo mai di ringraziare la cittadinanza tutta che ha accolto calorosamente la nostra allegra e matta brigata, ricoprendoci di complimenti ammirati alla vista dei nostri scintillanti accessori e fluttuanti copricapi piumati.
Al rientro a Firenze, stanchi ma davvero entusiasti della giornata, ci siamo concessi un pranzo ristoratore presso un’ottima trattoria del centro storico, a base di specialità toscane, come la fettunta, la tipica bruschetta insaporita da olio, aglio e sale, la ribollita, rinomata zuppa di verdure e legumi, e il peposo, spezzatino di carne aromatizzato al pepe nero, il tutto annaffiato da vino e olio locali.
Giunti al termine di questa strabiliante giornata, anche se a malincuore, ci siamo salutati per fare ritorno alle nostre rispettive dimore, ripromettendoci di rivederci al più presto in occasione della prossima avventura.
Oltre alla Proloco di San Piero a Sieve (FI) desideriamo ringraziare l’Associazione Toscana Treni Storici “Italvapore”, che in collaborazione con il Comune di Scarperia e San Piero e l’Unione Montana dei Comuni del Mugello si sono adoperati con passione all’organizzazione di questo splendido evento.
A la prochaine!
Lady Pheasantail
Foto della serata al Dragonfly
Foto del Treno della Befana
Pubblicato da: Lady Pheasantail
Suonino i tamburi, squillino le trombe!! L’attesa è finalmente finita!! Da più di un anno aspettavamo questo momento! Sta per iniziare l’evento più grande e stravagante che ci sia: Lucca Comics and Games signore e signori.
Per settimane ci siamo dati reciprocamente il tormento -18 -17 e poi gli spaventosi -2 e -1, in un fatidico conto alla rovescia al comics che ricorda a tutti che non saremo mai pronti e non avremo mai nulla da metterci. Eppure eccoci eccitati come bambini che vanno ad una festa, in mezzo ad una folla super variegata composta da cosplayers, amanti del fumetto, collezionisti e semplici curiosi.
In ogni angolo si possono incontrare improbabili cross over con incredibili e mitici personaggi di universi lontani che ci fanno capire quanto sia straordinario quello che sta succedendo.
In mezzo a tutta questa gioiosa confusione noi Steamer, come da tradizione, non abbiamo perso l’occasione per darci l’annuale appuntamento sulle mura cittadine.
Nelle giornate di sabato, domenica e lunedì Steampunk italia con il suo stendardo ha dato appuntamento a tutti gli amanti del vapore per unirsi alla immancabile sfilata tra i bastioni e le vie della città
Già dal primo giorno oltre ai numerosi membri della nostra famiglia, sono venuti a salutarci tantissimi amici e grandissimo oltre che molto gradito, il numero di nuovi appassionati del genere. Il piacere di rivedersi è stato immenso, purtroppo le distanze che ci separano non ci danno la possibilità di incontrarci quanto vorremo e in questa occasione le Carrambate sono all’ordine del giorno.
Vista la calda temperatura decisamente fuori stagione, abbiamo approfittato dell’ ombra offerta dagli alberi tinti dei colori dell’autunno per aspettare l’ inizio della parata ma nemmeno a dirlo più di un’ ora prima dell’ appuntamento i primi bracci meccanici, crinoline, cilindri con goggles e zainetti alati hanno fatto la loro comparsa, da lì a pochi istanti ecco decine di fotografi e tantissimi curiosi.
L’adunata Steampunk stava prendendo vita! A stupire la folla un incredibile spettacolo di originali outfit, complessi accessori e una serie di strepitose carrozzine trasformate in Kraken o strabilianti veicoli volanti.
Poco prima dell’inizio della parata abbandonato a malincuore il riparo delle fronde ci siamo raccolti nello slargo adiacente per organizzare gli ultimi dettagli e dare il via alla sfilata, che nel giorno di sabato, nello specifico, ospitava la nostra flotta aerea.
Il percorso si è snodato sia sul camminamento delle mura che nei vicoli del centro terminando, il sabato ed il lunedì, davanti alla chiesa di San Michele e la domenica dalla parte opposta fino al Giardino degli osservanti.
Giunti a destinazione per gli ultimi scatti di gruppo, ci siamo fermati a riposare, fare ancora un po’ di chiacchiere per dare il benvenuto a tutti i nuovi soci e ai vecchi amici.
E’ stato davvero un piacere poter conoscere così tante persone ed è un onore ed una soddisfazione vedere un simile riscontro.
L’universo degli ingranaggi e del vapore continua a crescere e ad arricchirsi di persone straordinarie. Occupati almeno 3 bar della piazza è stato il momento dei brindisi, delle risate finalmente beate e degli scherzi.
Il dovere istituzionale ci ha portati a cena dal nostro amico Ubaldo una garanzia di simpatia e pancia piena.
Non è possibile raccontare questi giorni senza ringraziare tutti gli amici intervenuti e i fotografi sempre disponibili e presenti, altrettanto difficile dare un resoconto complessivo di tutto quello che è successo, ognuno di noi ha vissuto il suo personale Lucca Comics tra ritardi e smarrimenti con aneddoti divertenti che si intrecciano a storie e ricordi di edizioni passate in un incredibile affresco di spensierato buon umore.
Il più grande pregio del comics è di regalare a migliaia di persone un clima di surreale entusiasmo, nonostante la folla, le code, le lunghe attese, le strade percorribili solo in tempi biblici, ma nei cinque giorni magici del Comics tutto è sopportabile, la magia di questo evento non smette di incantarci ancora dopo tanti anni e noi di sicuro vogliamo esserne incantati ancora per tanto tanto tempo.
Ph. Michele Lusso e Simona Roverano.
Pubblicato da: Lady Cromatica
Svegliaaaa! E’ domenica mattina e noi steampunk abbiamo impostato le sveglie piuttosto presto. Il motivo di tanto zelo mattutino è che siamo diretti verso Sant’ Olcese, località poco fuori Genova, per partecipare alla sesta edizione dell’ Abracadabra festival.
Siamo davvero tanti, ma in men che non si dica tutti presenti e pronti per il nostro ingresso nel parco.
Ad attenderci un clima festoso animato da tantissimi banchi, disseminati lungo i vari percorsi intorno al laghetto.
L’evento racchiude parecchie tematiche come il magico, il fantasy, lo storico, il bizzarro, il musicale e l’insolito. Ad ogni passo troviamo intrattenimenti per bambini, arte della divinazione con astrologi e chiromanti, folclore country e medievale con musica tipica e duelli storici. Ovunque si guardi, e non solo sul palco, abbiamo assistito a spettacoli con giocolieri e maghi, persino una mostra di pittura su chitarra.
Teatro di questa manifestazione la meravigliosa Villa Serra ed il suo parco. L’edificio risale alla metà del 1800, in piena età vittoriana, quando il marchese Orso Serra acquista la proprietà e decide di affiancare alla villa settecentesca, già esistente un cottage realizzato in stile Tudor dalla facciata tricuspidata ed un ricco interno a cassettoni. Li accanto sorge una torre adiacente ai locali un tempo adibiti a stalle e masseria. A coronamento di tanta bellezza il grande parco all’inglese, realizzato sempre nella stessa epoca, con percorsi a serpentina, boschetti, un grande laghetto, ruscelli, nonché un significativo numero di specie arboree sia nostrane che esotiche.
Adesso dopo il momento quark è arrivato quello del domandone: secondo voi cosa abbiamo fatto poco dopo essere arrivati?
1)Siamo andati a fare un giro esplorativo per il parco.
2) Abbiamo sfamato amorevolmente cigni ed anatre.
3) Ci siamo diretti all’area food.
Bravi! Insomma bravi…. qui è vincere facile, in ogni caso la risposta è la numero 3, ma vi assicuro nessun pennuto del laghetto è finito in padella.
Aggirandoci per i sentieri i nostri fantastici fotografi ci hanno immortalato sia all’aperto che dentro la villa e ad un certo punto si è persino sollevato un drone per fotografarci dall’alto. Ringraziarli per tanta bravura e professionalità è d’obbligo come è giusto ringraziare tutti gli amici che hanno macinato tanti chilometri per stare con noi regalandoci una giornata davvero speciale e magica.
Ma ora è nuovamente il momento di un altro domandone: dopo tutto un intero pomeriggio a scorrazzare per le vie del parco cosa è successo?
1) Abbiamo fatto un ultimo giro per i banchi.
2) Siamo andati a dare da mangiare con gioia alla fauna acquatica.
3) C’è venuta una sete fotonica e ci siamo diretti all’area food.
Ma bravi di nuovo!!La risposta numero 3 è quella giusta!E sorpresa…. non avete vinto niente!!
Lady Cromatica
Pubblicato da: Lady Cromatica
Questa avventura inizia, per la maggior parte di noi, come tante altre già vissute. E’ notte, l’orologio ha già scoccato gli undici rintocchi quando ci apprestiamo a caricare la nostra vettura per riempirla come un tacchino nel giorno di festa. Borsoni, trolley ed accessori ingombranti vengono incastrati con precisione millimetrica in ogni spazio disponibile, neanche un ora dopo, prima che il nostro potente mezzo si trasformi in zucca, guardiamo compiaciuti il risultato finale, davvero notevole, anche se non potrebbe entrare più neanche uno spillo, preghiamo che durante il viaggio nessuno starnutisca troppo forte e faccia esplodere la macchina.
Il giorno dopo siamo pronti a partire, destinazione Boario per la Seconda edizione del B T Comics presso il parco delle Terme.
Il viaggio non è breve ed è verso sera che una prima parte di noi si riunisce per cena un po’ stanchi, ma anche belli carichi all’idea delle due giornate che ci aspettano.
Sabato nel primo pomeriggio, dopo aver assistito ad uno show da parte di alcuni dei nostri gentleman in stile California dream man nei corridoi dell’albergo, (giuro non riesco ancora a smettere di ridere) ci siamo messi in marcia pronti ed elettrizzati nonostante il cielo minacciasse pioggia.
Per prima cosa abbiamo presenziato al taglio del nastro che ha aperto la manifestazione al cospetto del sindaco, parecchi cosplayers e la bellissima madrina Fausta. Il tempo delle foto di rito ed è partita subito la sfilata lungo un percorso nel quale erano presenti numerosi stand e diverse installazioni ispirate alle creature del grande maestro dell’animazione Hayao Miyazaki, realizzate dalla bravissima illustratrice Stefania Pravato.
Raggiunto il palco ci hanno invitato a salire per presentarci e per mettere in scena una piccola divertente rappresentazione, protagonista un duello con le pistole.
A esclusiva disposizione di noi steampunk un intera sala in stile liberty arredata per l’occasione, ideale per fotoset, prendere il tea e dare sollievo ai piedi doloranti in assoluta tranquillità. Purtroppo il tempo non è stato molto clemente, una pioggia leggera e discontinua ha persistito per buona parte del pomeriggio, è stata la presenza dei nostri cari amici a rendere l’atmosfera piacevole e spensierata nonostante il clima un po’ avverso.
Domenica complice un meteo decisamente più favorevole abbiamo avuto la possibilità di passeggiare per la fiera e fare foto un po’ ovunque, oltre che all’ombra di un suggestivo boschetto.
Per molti di noi è stato un piacere e per il nostro Mr. Lux la realizzazione del sogno di una vita, incontrare uno dei più bravi artigiani sulla piazza, Davide Tieri che a sorpresa è venuto a farci visita.
Finalmente un fischio ha solcato l’aria di fine settembre. Tutti in carrozza! il Ligurian Expres, il treno di Steampunk Italia è tornato a sferragliare per i sentieri del parco di Boario con la sbuffante locomotiva e il suo gruppo di originali e chiassosi passeggeri.
Durante la seconda sfilata del weekend un numero mai visto di vagoni ha salutato un folto pubblico adorante.
Nuovamente protagonisti sul palco abbiamo assistito alla presentazioni degli altri gruppi intervenuti.
Durante tutto il pomeriggio si sono susseguite le esibizioni dei cosplayers, concerti con la presenza della banda e la premiazione in chiusura.
L’evento è stato un successo, 22000 biglietti staccati in due giorni, grazie al grande impegno dei due cordinatori e amici Vincenzo Rasulo e Stefania Pravato che, come sempre hanno saputo dare prova delle loro capacità organizzative spendendosi senza riserve.
Ormai era sera quando la giornata è giunta al termine chiudendosi in un cerchio perfetto come era iniziata alcuni giorni prima: stipati in macchina come sardine, ma con tanta soddisfazione!
P.S. Per chi c’era e sa come stanno le cose : Ribbon pussy forever
P.P.S. Lady Qlaw, mannaggia ai dolcetti che hai portato, ora li ho a casa io e sono quasi finiti…
Ph. Circolo Fotografico Grandangolo.
Pubblicato da: Lady Cromatica