Vinci, festa dell’Unicorno 2023

La festa più magica dell’anno è tornata, e come da manuale, in uno dei weekend più caldi dell’ estate.
Questa stupenda celebrazione giunta ormai alla sua diciassettesima edizione, ha trasformato il pittoresco borgo toscano in un luogo incantato.
Le strade sono gremite di banchi nei quali gli artigiani espongono le loro originali creazioni e parecchie associazioni animano con grande impegno le tre giornate.
Questi e molti altri sono i motivi per il quale un simile evento riesce a catturare l’immaginazione di migliaia di visitatori provenienti da ogni angolo del paese e oltre.

Come sempre lo stand di steampunk italia era presente coi suoi soci a dare vita alla valle del vapore.

La giornata di venerdì per molti di noi è iniziata con la grande sfilata dell’armata dell’unicorno che apre ufficialmente la festa e raccoglie un incredibile numero di partecipanti dei più diversi generi, dal fantasy al medievale.
La parata ha percorso sia le strade del borgo, sia la zona alta del castello terminando nell’unico spiazzo erboso, non molto comodo perché scosceso, ma necessario per ospitare tutti e dare la possibilità ai droni in volo di riprenderci.
In questa serata abbiamo avuto il tempo di aggirarci per la città a curiosare i tantissimi stand e iniziare ad incontrare gli amici che iniziavano ad arrivare.

Sabato e domenica sono state giornate piene di divertimento ed attività.

Molti visitatori sono venuti per fare una foto ed essere “ steampunk per un giorno” con tanti accessori messi a disposizione da tutti i soci,.
I bambini si sono fermati per passare un po’ di tempo a disegnare e venire omaggiati di un piccolo regalo.
La nostra Topopot, una teiera dotata di ruote, capitanata da un simpatico topo, ha sfrecciato per la strada sotto gli occhi divertiti della gente.
ll gioco del croquet ha raccolto un sacco di curiosi desiderosi di mettere alla prova la loro capacità di fare centro al primo colpo.
Anche noi steampunk siamo riusciti a ritagliarci qualche momento quando i nostri amici fotografi sono passati a trovarci. Gli angoli più caratteristici sono diventati luogo di divertenti fotoset.
A fine giornata il momento clou, quello della nostra sfilata, che con soddisfazione, ha avuto una notevole affluenza.
Siamo stati molto fortunati ad aver potuto assistere in diversi momenti della giornata a spettacoli di vario genere, dal semplice intrattenimento alle più particolari e significative performance teatrali.
Non sono mancati i brindisi, complici un frigo portatile e diverse bottiglie di prosecco.

Non posso esimermi dal ringraziare di cuore tutte le persone che ci hanno aiutato non solo a presidiare il gazebo, ma che all’alba di sabato e nella notte di domenica, hanno aiutato a montare, allestire e smontare tutto l’allestimento.
Non è stato prezioso solo lo sforzo fisico, ma anche quello morale.
Impegni come questi si fanno con grande piacere, ma il fatto di non essere lasciati soli è di grande conforto e dona la giusta motivazione per impegnarsi ancora e al meglio.

Lady Cromatica

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Published in: on Agosto 2, 2023 at 4:08 pm  Commenti disabilitati su Vinci, festa dell’Unicorno 2023  
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Lucca Sotto Sopra – 16 aprile 2023

E’ primavera, svegliatevi bambineeee! Con questa frase inizia il primo verso della celebre canzone “Mattinata Fiorentina” che inneggia con gioia all’arrivo della bella stagione e dell’amore. Quasi con lo stesso vigore mattiniero un nutrito gruppo di steampunk ancora intorpiditi dal proprio stato letargico, è strisciato fuori dalla tana per varcare a grandi falcate le meravigliose mura di Lucca. Imbardati e tirati a lucido come nel migliore dei giorni di festa ci siamo radunati presso il famosissimo Palazzo Pfanner per un incredibile sessione fotografica. La struttura viene edificata a metà del 1600 dalla famiglia Moriconi in seguito acquistato dai Controni che lo ampliano e riqualificano il retrostante giardino. A metà del 1800 Felix Pfanner, di origini Bavaresi vi installa una delle prime birrerie sia per l’ Italia che per il Ducato di Lucca.

Il sole splende, il clima è mite e la compagnia è sempre fantastica tanto ché, nonostante viaggiatori del tempo, ma non fruitori del teletrasporto come in star trek, si finisce per perdersi in mille chiacchiere, sono così i fotografi a rimetterci in riga e dare il via alle danze. 

Gli steampunk non si fanno pregare e si riversano per tutto il parco alla scoperta degli angoli più suggestivi. 

Il giardino in stile italiano è diviso in modo geometrico tra vialetti e grandi spazi erbosi con al centro una vasca ottagonale, diverse statue, grandi piante di limoni. Lo spazio si sviluppa tra il palazzo e le mura urbane, e pare fu commissionato niente meno all architetto Filippo Juvarra celebre per opere come la Basilica di Superga e la residenza Stupinigi.

All’interno nella parte visitabile c’è un ampio salone affrescato circondato da sale laterali, allestite con pregiati mobili d’epoca e svariati suppellettili con l’esposizione permanente di strumenti medico chirurgici.

Giusto il tempo del pranzo e le attività sono state riprese a pieno ritmo.

Come ogni anno abbiamo tenuto una breve assemblea dei soci dove è staso consegnato il bilancio consuntivo, presentati gli eventi a calendario, come la caccia al tesoro a Genova nel mese di giugno e il Decameron ad ottobre, e consegnate le spille con una nuova grafica. Conclusa la riunione ci siamo inoltrati nel suggestivo sotterraneo del Baluardo Santa Croce presso la Porta san Donato. All’interno il tempo pare essersi fermato, complici un architettura antica fatta di volte e muri di pietra. I nostri fotografi hanno dimostrato come sempre la loro abilità nel regalarci fantastiche immagini nonostante la poca illuminazione. Il percorso sotto le mura ci ha portati all’esterno nella zona verdeggiante che circonda le mura Lucchesi. Come nella migliore tradizione che ci vuole in questa città nelle giornate del comics, abbiamo camminato parecchio e ci siamo accomodati riconoscenti nel primo bar che poteva ospitarci tutti per un brindisi di commiato. Nonostante le giornate si siano allungate il tempo è sempre troppo poco quando si sta’ così bene!

Lady Cromatica

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Published in: on Aprile 29, 2023 at 12:12 am  Commenti disabilitati su Lucca Sotto Sopra – 16 aprile 2023  
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Labirinto della Masone – Rocca Soragna – 4-5 marzo 2023

C’era una volta, tanto tempo fa nell’isola di Creta, un re di nome Minosse che incaricò l’architetto Dedalo di progettare un luogo inaccessibile per imprigionarvi il Minotauro, un essere mostruoso dalle fattezze umane ma la testa di un toro. Fù così che venne costruita un enorme edificio pieno di corridoi e vicoli ciechi dal quale non fosse possibile scappare. Teseo fu l’ unico ad entrarvi senza perdere la via del ritorno con l’aiuto del famosissimo filo di Arianna.
Protagonisti di questa storia, al posto del mitico eroe Teseo, troviamo un nutrito gruppo steampunk che con tutto l’ entusiasmo che li contraddistingue si è avventurato senza timore nello straordinario Labirinto della Masone nei pressi di Fontanellato. Questo labirinto è un parco culturale costituito interamente da piante di bambù di diverse specie, attestandosi così come il più grande al mondo nel suo genere.
Il progetto nasce da un idea di Franco Maria Ricci. Col tempo al giardino principale si sono aggiunti diversi edifici per lo più a scopo museale, all’interno infatti è ospitata una collezione di opere d’arte, auto d’epoca ed una biblioteca. I nostri viaggiatori del tempo anche se partiti tutti insieme presto si sono divisi in gruppi, via via sempre più piccoli mettendo alla prova la loro capacità di orientamento e di pazienza, nella speranza di trovare la retta via. Come sempre c’è stato chi non ama perdere tempo e tirando dritto sfidava se stesso, chi invece trovava divertente perdersi con tutta calma tornando sui suoi passi prima di essere certo del proprio cammino. Durante tutto il percorso rientranze, piccoli spiazzi, statue, fontane e le stesse piante di bambù sono diventati scenari di tantissimi fotoset.
Misteriosamente qualcuno spariva ogni tanto, per riapparire poco dopo come nulla fosse. C’è chi giura d’aver visto un coniglio bianco vestito di tutto punto aggirarsi tra il fogliame, altri che un gatto dall’ampio e inquietante sorriso indicasse ai malcapitati la via sbagliata. La nostra Regina di Cuori al grido di “Tagliategli la testa!”, come sua consuetudine, ha riportato alla realtà gli ultimi ritardatari così che le ombre ormai lunghe del tramonto potessero regalare gli ultimi scatti della giornata. Come sfondo i portici di un piazzale dal gusto classico sovrastato da un edificio piramidale. A quel punto vista tutta la strada percorsa i buoni steampunk decidono di dissetarsi un po’ preferendo un fresco cocktail al posto di un tea col cappellaio matto. Quel che resta della serata scivola via complice il buon umore ed il lauto banchetto che ripaga delle fatiche del giorno.

Il mattino seguente, svegli di buon ora e pronti per una nuova avventura gli eroi del vapore si sono diretti a Busseto località celebre per aver dato i natali al compositore Giuseppe Verdi. La piazza principale del paese, dove è collocata Rocca Pallavicino, dapprima deserta, in un lampo si è riempita di curiosi che telefoni alla mano hanno iniziato ad immortalare gli insoliti visitatori d’altri tempi. Arringata la folla con le presentazioni di rito, si sono diretti al Teatro, là in una stanza riccamente arredata, una splendida dama dal fascino antico li attendeva per raccontare loro, la sua storia. Il fantasma di Giuseppina Strepponi, moglie e musa del grande Maestro ha cominciato così un racconto che tra brani di lirica cantati dal vivo e grandi classici come il Nabucco, ha trasportato ladies e gentleman in un tempo lontano, vivo nei ricordi di una donna dedita fino alla venerazione del suo Mago, come lo chiama lei, consapevole del suo ruolo di eterna seconda, che mai avrebbe potuto prendere il posto della musica nel cuore del Maestro. Il resto della visita si sposta direttamente nel teatro, un vero gioiello in miniatura di rara bellezza che ha ospitato negli anni numerosi artisti internazionali. E’ un incanto che lascia piacevolmente ammaliati, ogni angolo regala qualcosa di straordinario e doversene andare è più faticoso del previsto, ma a consolare gli animi ci ha pensato il buon cibo e l’ ottimo lambrusco presso la Salsamenteria li vicino, un locale davvero singolare traboccante di riferimenti ad opere teatrali con oggetti, libretti e locandine. Qui il vino si beve, come tradizione della zona, da una ciotola, i cibi si mangiano con le mani prendendoli direttamente dai vassoi comuni e per finire in bellezza le noci si rompono col martello appoggiandole su appositi sostegni divertendo tutti i commensali.

A tavola si sa, non si invecchia, ma se non si tiene conto dell’orario il rischio che si corre è di arrivare tardi all’ appuntamento successivo: il Castello della Rocca di Soragna.
La Rocca è una dimora storica di epoca medievale risalente a prima dell’anno 1000, riedificata verso la fine del 1300 e diventato un elegante maniero nel 1500. Una guida, a cui i nostri visitatori indisciplinati hanno dato un po’ filo da torcere, un po’ rassegnata, ma divertita, ha accompagnato il gruppo per i vari ambienti raccontando le molteplici vicende che si sono susseguite nei secoli tra nuovi proprietari insediati con la forza, scontri, battaglie, giochi politici e matrimoni. Nella prima metà del 1500 diventa infine la residenza della famiglia Meli Lupi. Di tutte le vicende che hanno interessato il maniero la più celebre è la leggenda di Donna Cenerina vittima di un atroce delitto il quale spirito pare si manifesti in circostanze particolari, come preannunciare la morte dei suoi discendenti. Al suo interno stanze dipinte con fantasie grottesche, scene di carattere mitologico e storico, quadri con ritratti di famiglia. L’atmosfera è arricchita dagli arredi antichissimi dall’incalcolabile pregio.

In questa meraviglia ad attirare l’attenzione non tanto le decorazioni in oro zecchino della camera del principe, quanto un corridoio allestito con pezzi originali del 1800 che ha fatto sbavare di desidero davvero tutti. Accertato che nessuno abbia trafugato nulla, viene il momento dei saluti, gli ultimi superstiti accettano finalmente quel famoso tea dal cappellaio matto che ci lascia una sua famosa massima: “Il segreto è circondarsi di persone che ci facciano sorridere di cuore. E’ allora, solo allora, che troverai il paese delle meraviglie.”

Lady Cromatica.

Link agli album fotografici:

Ph: Katia Castiglioni

Ph: Alessandro Larini

Ph: Katia Tolone

Ph: Max PM

Ph: Mauro Engheben

Ph: Giovanni Bignone

Ph: Ilaria Amore

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Published in: on Marzo 20, 2023 at 4:16 pm  Commenti disabilitati su Labirinto della Masone – Rocca Soragna – 4-5 marzo 2023  
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Calendario eventi 2023

Ciao Steamers, eccoci a svelare una prima parte degli eventi che vi attendono per l’anno 2023.

Gennaio. Come avrete notato, Steampunk Italia ha fatto un viaggio a vapore di gran classe, sul treno della befana da Firenze a San Piero a Sieve il 6 gennaio.

Febbraio. Saremo a Venezia il 18 e 19, per sfilare lungo i canali e vivere la magia del Carnevale.

Marzo. Amazing mazes! Il 4 e 5 marzo vi porteremo a perdervi in labirinti vegetali e non… il magnifico Labirinto della Masone di Fontanellato, e il dedalo di meraviglie della fiera antiquaria più famosa d’Italia, il Mercante in Fiera di Parma!

Aprile. Tour fotografico in una Lucca un po’ alternativa, dalla Fabbrica del Tabacco ai sotterranei delle mura, il weekend del 16 aprile.

Maggio. La splendida Villa Serra di Comago ci aprirà le sue porte nel weekend del 28 maggio.

Giugno. Evento a sorpresa nei vicoli genovesi.

Luglio. Saremo a Vinci al festival dell’Unicorno dal 21 al 23 luglio.

Agosto. Chiuso per grigliate!

Settembre. Work in progress.

Ottobre. Decameron Steampunk! Nel segno della vite.
E per vite stavolta non intendiamo i nostri consueti bulloni. Evento di due giorni, in definizione.

Novembre. Lucca Comics and Games dall’1 al 5 novembre.

Dicembre. Pausa Natalizia.

Vi ricordiamo che il calendario è work in progress perché alcuni nostri partner non hanno ancora definito date e dettagli, quindi alcune date potrebbero variare per motivi non dipendenti dalla nostra volontà.

Stay tuned! 🎩🎩🎩

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Published in: on Gennaio 16, 2023 at 7:02 pm  Commenti disabilitati su Calendario eventi 2023  
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Abracadabra festival – Villa Serra 9 ottobre 2022

Svegliaaaa! E’ domenica mattina e noi steampunk abbiamo impostato le sveglie piuttosto presto. Il motivo di tanto zelo mattutino è che siamo diretti verso Sant’ Olcese, località poco fuori Genova, per partecipare alla sesta edizione dell’ Abracadabra festival.
Siamo davvero tanti, ma in men che non si dica tutti presenti e pronti per il nostro ingresso nel parco.
Ad attenderci un clima festoso animato da tantissimi banchi, disseminati lungo i vari percorsi intorno al laghetto.
L’evento racchiude parecchie tematiche come il magico, il fantasy, lo storico, il bizzarro, il musicale e l’insolito. Ad ogni passo troviamo intrattenimenti per bambini, arte della divinazione con astrologi e chiromanti, folclore country e medievale con musica tipica e duelli storici. Ovunque si guardi, e non solo sul palco, abbiamo assistito a spettacoli con giocolieri e maghi, persino una mostra di pittura su chitarra.

Teatro di questa manifestazione la meravigliosa Villa Serra ed il suo parco. L’edificio risale alla metà del 1800, in piena età vittoriana, quando il marchese Orso Serra acquista la proprietà e decide di affiancare alla villa settecentesca, già esistente un cottage realizzato in stile Tudor dalla facciata tricuspidata ed un ricco interno a cassettoni. Li accanto sorge una torre adiacente ai locali un tempo adibiti a stalle e masseria. A coronamento di tanta bellezza il grande parco all’inglese, realizzato sempre nella stessa epoca, con percorsi a serpentina, boschetti, un grande laghetto, ruscelli, nonché un significativo numero di specie arboree sia nostrane che esotiche.

Adesso dopo il momento quark è arrivato quello del domandone: secondo voi cosa abbiamo fatto poco dopo essere arrivati?

1)Siamo andati a fare un giro esplorativo per il parco.

2) Abbiamo sfamato amorevolmente cigni ed anatre.

3) Ci siamo diretti all’area food.

Bravi! Insomma bravi…. qui è vincere facile, in ogni caso la risposta è la numero 3, ma vi assicuro nessun pennuto del laghetto è finito in padella.

Aggirandoci per i sentieri i nostri fantastici fotografi ci hanno immortalato sia all’aperto che dentro la villa e ad un certo punto si è persino sollevato un drone per fotografarci dall’alto. Ringraziarli per tanta bravura e professionalità è d’obbligo come è giusto ringraziare tutti gli amici che hanno macinato tanti chilometri per stare con noi regalandoci una giornata davvero speciale e magica.

Ma ora è nuovamente il momento di un altro domandone: dopo tutto un intero pomeriggio a scorrazzare per le vie del parco cosa è successo?

1) Abbiamo fatto un ultimo giro per i banchi.

2) Siamo andati a dare da mangiare con gioia alla fauna acquatica.

3) C’è venuta una sete fotonica e ci siamo diretti all’area food.

Ma bravi di nuovo!!La risposta numero 3 è quella giusta!E sorpresa…. non avete vinto niente!!

Lady Cromatica

Ph. Giovanni Bignone.

Ph. Roberto Scanu.

Ph. Katia Tolone.

Ph. Max PM.

Ph. Fabio La Torre.

Ph. Bruce Hammers.

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Published in: on Ottobre 15, 2022 at 6:02 pm  Commenti disabilitati su Abracadabra festival – Villa Serra 9 ottobre 2022  
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Vinci 29,30,31 /07/2022

Venerdì

Avete presente quelle fresche serate estive in montagna, dove la notte potete dormire con la copertina? Ecco, dimenticatevele, perché a Vinci a fine luglio l’ unica copertina che avrete fra le mani sarà quella di un libro.
Vi chiederete dunque cosa ci abbia spinto a trovarci nel Borgo toscano con questo caldo, ebbene, Steampunk Italia non poteva mancare ad un evento tanto atteso e speciale come la Festa dell’ Unicorno, la fiera fantasy più importante dell’anno insieme al Lucca Comics.

La Festa si apre con la sfilata dell’ Armata dell’Unicorno alla quale oltre a noi hanno partecipato un nutrito gruppo di cosplayer e altre associazioni, un drone ha ripreso il lungo corteo e mentre il sindaco tagliava il nastro ne abbiamo approfittato per uno spritz al volo, della serie non sappiamo cosa sia la vergogna! Come sempre in questa occasione si incontrano vecchi amici e si fanno nuove conoscenze esplorando le location, ambientazioni dei più disparati temi, dall’ horror al fantasy, dalle popolari serie tv ai film leggendari.
Il dopocena ha avuto come sottofondo le immortali note delle sigle dei cartoni animati anni 80/90 una splendida Cristina D’Avena ci ha regalato un tuffo nel passato.
A fine serata col favore delle tenebre si sono alzati in cielo numerosi droni che hanno dato spettacolo esibendosi in numerose coreografie luminose dandoci appuntamento al giorno dopo

Sabato

L’alba di un nuovo giorno è sorta da poco, ma noi intrepidi viaggiatori del tempo siamo già all’opera per montare ed allestire il gazebo che farà da punto di riferimento agli associati e chiunque altro voglia farci visita.
Nell’arco della mattinata tutti i nostri amici sono arrivati pronti e carichi per la prima sfilata della giornata che ha aperto tutte le attività del gruppo.

Vi ho già detto che a Vinci a luglio fa caldo? Credo proprio di sì, perciò non vi dico la commozione nel vedere ad un solo banco di distanza dal nostro un birrabus fornito di una grande varietà di birre e affini, inutile mentire al riguardo, il viavai è stato significativo….

Una delle novità di quest’anno è stato cercare di coinvolgere i bambini in un contest di disegno, i più piccini potevano colorare i disegni di Lady Cromatica, i più grandicelli potevano dare libero sfogo alla loro arte, a fine giornata l’ autore del disegno più bello è stato premiato con la consegna di una valigetta di materiale da disegno decorata con un simpatico polpo ed il logo dell’associazione.

Poi è successo. Due coppie a passeggio si scontrano, volano parole pesanti, infamanti accuse e insulti all’onore imperdonabili, si vede un guanto volare e viene lanciata una sfida: si tratta di un duello in piena regola. Il pubblico osserva i contendenti trepidante, cosa succederà? Un giudice si avvicina ai duellanti, reca con se le pistole, i due lord impugnate le armi schiena contro schiena si allontanano di pochi passi per poter sparare. Un colpo squarcia il silenzio, un uomo cade a terra, il duello è concluso, chi è stato offeso ha ripristinato il suo onore.

Ma non è finita qui! Perché le nostre ladies ci hanno mostrato cosa succedeva nei salotti delle ricche signore alle prese con cameriere un po’ sfaticate. Se foste stati presenti vi sareste sbellicati dal ridere.

Lo spettacolo è andato avanti per l’intero pomeriggio alternandoci tra foto col pubblico, il passaggio di antichi dinosauri ammaestrati e le strepitose macchine mirabolanti.
Nel frattempo molti altri steampunk si sono riuniti in prossimità dello stand per la grande sfilata serale tra le vie del centro fino alla baia dei pirati accompagnati da una folla stupefatta

Dopo cena con un clima più gradevole i visitatori hanno potuto farsi immortalare vestiti in pieno stile vittoriano, con gli accessori messi a disposizione dall’associazione per potersi sentire anche loro steampunk per un giorno.

Domenica

Ed eccoci arrivati all’ultimo giorno di fiera. Anche oggi la calura non ci dà molta tregua, ma noi steampunk, che il vapore lo abbiamo nel sangue, siamo in grado di resistere stoicamente a tutte le temperature. Ok ok, essere stoici ha aiutato e gli spritz ghiacciati pure…

Già in tarda mattinata le attività hanno ripreso in modo frenetico, divisi tra i bambini che si sedevano a disegnare e chi desiderava fare una foto. Ad un certo punto abbiamo allestito rapidamente un secondo fotoset per dare modo a tutti di avere spazio e non fare code.

In tutto questo abbiamo presentato spettacoli e scenette comiche, e nuovi duelli consumati a colpi di pistola.

A concludere questo lungo weekend l’ultima sfilata capitanata da Milo, il più giovane portabandiera che Steampunk Italia abbia mai avuto e premiato per averci riportato a destinazione lungo le vie di  una Vinci ancora densa di visitatori.
E così come era cominciata la fiera è giunta al termine, le strade si sono piano piano svuotate e gli stand rapidamente smontati, pure noi non abbiamo fatto eccezione e rimontati sulle nostre vetture per nulla vaporose ci siamo diretti verso casa, molto stanchi, ma parecchio soddisfatti.

Davvero grazie di cuore amici senza di voi questi giorni non sarebbero stati divertenti e allegri allo stesso modo, non solo mi ha colpito la vostra propensione a recitare in quanto non attori, ma anche l’abilità di improvvisare, adattarsi alle circostanze e mettere un po’ di voi stessi in ogni personaggio.
Con la speranza di non sbagliare nello scrivere i vostri nomi: Lord Mechanic e Baron Frik i coraggiosi duellanti, Lady Virginia moglie inconsolabile, Lord Pisto giudice insindacabile, Lady Pheasantail dama di buon cuore, Lady Berenice di Steamgarden e Lady Teapot cameriere senza vergogna, Lady Cromatica bislacca narratrice e tutti gli altri che ispirati dal momento si sono buttati e hanno deciso di dare un contributo all’esibizione.
É risaputo che la forza del gruppo è la somma dall’impegno di ogni singola persona.

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Published in: on Agosto 19, 2022 at 3:11 pm  Commenti disabilitati su Vinci 29,30,31 /07/2022  
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Steampunk Italia alla Fortezza delle Verrucole

Il giornalista ed esploratore britannico Henry Morton Stanley resta celebre per la battuta risalente al 1871, quando dopo anni dalla scomparsa del collega David Livingston, ritrova quest’ultimo in un villaggio africano e senza perdere flemma e formalismi tipici dell’epoca dice semplicemente :” Il dottor Livingstone suppongo”.

Noi steampunk, lontani da tali imprese esplorative, non ci siamo comunque tirati indietro nonostante il caldo ed abbiamo optato per un più pacifico pic-nic presso la Fortezza delle Verrucole, ubicata a San Romano in Garfagnana vicino a Lucca. Ad aspettarci la prima impresa, una ripida salita resa un po’ faticosa dalla calura estiva, ma noi intrepidi esploratori non potevamo certo arrenderci per così poco, d’ altra parte chi è dedito allo steampunk sa che sudore ed abnegazione sono assolutamente necessari. 

Varcato l’ingresso ci siamo ritrovati in un mondo antico, da una parte il sentiero che porta ai baluardi, dall’altra la scalinata per il torrione. In pochissimo tempo tutto il gruppo si è riunito dentro le mura e diretto verso la zona compresa tra la struttura militare detta casamatta e la rocca quadra per trovare un po’ di ombra, stendere le tovaglie, aprire i cestini di vimini, e dare inizio al pranzo degli esploratori. 

Nel pomeriggio ha avuto luogo la visita della fortezza, Diego, la nostra guida ci ha abilmente raccontato tutte le curiosità legate all’ antico edificio, a partire dal suggestivo nome di Verrucole dovuto al termine veruca, ovvero alta e aspra cima del monte, passando per le sue radici storiche che affondano nel medioevo con la presenza di un nucleo sia militare che abitativo ad opera dei conti Gherardinghi fino alla struttura risalente al rinascimento ed esistente ancora oggi, presidio militare dei duchi D’este di Ferrara.

Come prima cosa Diego ci ha accompagnato all’ingresso e mostrato un elemento difensivo dal nome caditoio costruito per sporgere dalle mura e munito di fori per gettare liquami sui nemici, e non olio come i più sono portati a credere vista la scarsa disponibilità nel territorio, e qui la seconda impresa del giorno, il recupero di un cappello in perfetto stile colonico, precipitato con tutti i suoi ammenicoli lungo il pendio.

Rientrati siamo saliti fin su un piccolo spiazzo dove è collocato un mangano perfettamente funzionante, vista la possibilità di provarlo, i nostri prodi uomini non hanno perso tempo e si sono cimentati nella terza prova eroica del giorno, ovvero il lancio di una palla medica con questa grande macchina da guerra. Il primo tentativo non proprio riuscito, non ha scoraggiato i nerboruti valorosi che con un secondo deciso e più potente tiro delle funi hanno strappato le acclamazioni dei presenti. Proseguendo alla nostra destra abbiamo visitato l’orto dei semplici, un’ area dedicata alla coltura delle piante officinali tra cui l’ artemisia, da qui ci siamo diretti all’ imponente mastio chiamato rocca tonda, al suo interno le diverse stanze, dalla cucina alla sala delle armi, raccontano la vita e le abitudini degli uomini dell’epoca, come andavano vestiti, come cucinavano e cosa mangiavano, ed ecco la quarta impresa, la vestizione di Vittorio ad armigero pronto per la guerra. Passando vicino allo scavo archeologico che rivela la piccola struttura originaria della torre ci dirigiamo all’ emporio. Finita la visita è partita la quinta impresa, una piccola caccia al tesoro sui bastioni della fortezza dove i più veloci a decifrare gli indovinelli hanno trovato ben tre premi, un lembo di cuoio con la stampa di una mappa, una custodia con una fiala contenente dei misteriosi cristalli ed un paio di google. A questo punto la giornata ha iniziato ad essere molto più clemente regalandoci una fresca brezza. Andati a sederci sotto la tettoia del punto di ristoro abbiamo dovuto superare la sesta ed ultima impresa, il nostro amico Stefano ci ha infatti fatto trovare delle squisite torte per festeggiare il suo compleanno e noi non potevamo non terminarle e non brindare con lui. Con un bellissimo tramonto a fare da cornice al nostro rientro abbiamo ripreso la strada di casa percorrendo nuovamente la stradina impervia che quel mattino aveva fatto esclamare ai più : “mannaggiamachimelohafattofarediscarpinareconquestocaldoinfernale!!!”

Link agli album fotografici:

Ph. Paolo Di Nunno.

Ph. Giovanni Bignone.

Ph. Katia Tolone.

Ph. Enza Bruscolini.

Ph. Annamaria Danti.

Ph. Massimiliano Ferraro.

Ph. Barbara Gazzarra.

Ph. Mari Lombardi.

Ph. Alessandra Sardo.

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Published in: on Giugno 27, 2022 at 5:44 pm  Commenti disabilitati su Steampunk Italia alla Fortezza delle Verrucole  
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Borgo Oscuro Goth Fest a Filetto

L’ autore di aforismi, Fabrizio Caramagna, scrive “L’alterità e il diverso ci affascinano, allo stesso modo in cui ci affascinano segretamente i mostri”, per il celebre indagatore dell’incubo, Dylan Dog, “ Non sono io a trovare i mostri….Direi che a volte sono loro a trovare me. Forse per loro il mostro sono io…” Da qui voglio partire per raccontarvi di una calda notte alle porte dell’estate, nell’antico Borgo di Filetto nella Lunigiana, dove strane e terribili creature si sono riunite per celebrare il loro predominio sul mondo dei mortali. Vampiri e mostri di ogni sorta hanno animato e preso possesso delle antiche vie medievali. A completare lo scenario il nostro nutrito ma sempre affamato gruppo steampunk in versione più marcatamente dark, in tutto il suo splendore gotico. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dell’associazione culturale “Ombre d’arte”, che da diversi anni porta in scena il ”Noctis Domini”, questa volta in Toscana.

La serata è stata un andirivieni fra le vie del borgo, un originale impianto urbano di forma quadrilatera per la difesa bizantina del sesto secolo, perfetta location per foto originali e piacevoli nuovi incontri in compagnia degli amici di sempre. Piuttosto,vi avevo detto che eravamo affamati vero? Bene una breve sosta nel chiostro dei Frati e un aperitivo nella piazza del centro hanno mitigato i nostri appetiti.

Ad animare ulteriormente il panorama oltre ai numerosi banchi di artigianato, la presenza di trampolieri vestiti da medici della peste, dj set vampiresco, intrattenimento col fuoco e quando le tenebre hanno preso definitivamente il posto della luce, la presentazione dei partecipanti alla sfilata, un vero spettacolo di abiti e cosmesi finemente elaborati.

Per noi steampunk che amiamo creare da soli i nostri outfit, cucendo e rielaborando oggetti, lascia sempre ammirati vedere quanta cura, creatività ci sia dietro ad ogni stupenda creazione.

Il corteo si è spostato con tutte le sue anime dannate dalla piazza del palco verso la chiesa del paese dove le forze del male e quelle del bene, si sono trovate contrapposte in uno scontro armato senza quartiere (nessun mostro è stato veramente maltrattato..)

Per concludere degnamente la serata ci siamo aggirati presso i diversi stand gastronomici perché come direbbe Oscar Wilde “Tutti gli uomini sono dei mostri. Non c’è altro da fare che cibarli bene. Un buon cuoco fa miracoli”.

Lady Cromatica.

Link agli album fotografici:

Ph: Fabio Terenzoni

Ph: Andrea Mario Monti

Ph: Ilaria Amore

Ph: Foto dei Soci

Ph: Magda Frambati

Ph: Paolo di Nunno

Ph: Silvano Passalacqua

Ph: Cristian Cini

Ph: Lorella Sabbatini

Ph: Bruce Hammers

Ph: Fabio Reati

Ph: Alessandro Cialdini

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Published in: on Maggio 26, 2022 at 12:12 am  Commenti disabilitati su Borgo Oscuro Goth Fest a Filetto  
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Steampunk in Fiore

Sarzana, Atri fioriti 24/04/2022

Buongiorno amici del vapore, con l’arrivo della primavera si risvegliano i sensi, non sentite anche voi un inebriante profumo di fiori nell’aria? Intorno a noi la natura si ridesta gioiosa, ricca di una flora che sboccia in tutto il suo splendore per donare gioia ai molti che impazienti non vedono l’ora di goderne le meraviglie, ad altri che si organizzano con un fazzoletto in una mano e l’antistaminico nell’altra. Questa volta il nostro viaggio Spazio tempo ci ha portato a Sarzana che accoglie, come ogni anno, la manifestazione Atri Fioriti.

Per quattro giorni undici palazzi gentilizi e luoghi storici hanno ospitato nei loro atri altrettanti allestimenti floreali ciascuno accompagnato da un tema come la musica, la pace o il buon vino, in questa elegante cornice, nonostante una leggera pioggerella ha inizio la nostra passeggiata per il centro storico anch’esso vestito a festa tra gli sguardi curiosi e gli apprezzamenti dei passanti siamo stati immortalati dai fotografi tra le opere dei flower designer. Questi meravigliosi palazzi per l’occasione hanno aperto i portoni al pubblico dando la possibilità di usufruire di spazi e scorci che normalmente non sarebbero accessibili e noi anche se con un po’ di timore reverenziale ne abbiamo approfittato, tra le tante location spiccano l’atrio del comune di Palazzo Roderio ed il foyer del Teatro degli impavidi, un meraviglioso gioiello che ci ha trasportato immediatamente ad un epoca che tutti noi amiamo molto e di cui apprezziamo lo stile.

La nostra visita è proseguita passando dalla cattedrale di Santa Maria Assunta col suo dardo incastonato nella facciata verso Fortezza Firmafede, trattasi di un grande edificio risalente alla metà del 1200 che sorge nel centro cittadino, nei secoli diventò una roccaforte militare di grande importanza strategica, oggi ospita un museo e durante il periodo estivo un famoso evento di rievocazione medioevale con tanto di giostra equestre.

A coronare questa splendida giornata è arrivato anche il sole che subito dopo pranzo ha finalmente fatto capolino, visto l’ottimo auspicio non ci siamo fatti mancare un bel brindisi tutti insieme per celebrare un giorno passato tra amici, fiori, cibo e ingranaggi pronti per il prossimo viaggio.

Lady Cromatica.

Link agli album fotografici:

Ph: Maurizio Costanzo

Ph: Fabio Terenzoni

Ph: Foto dei Soci

Ph: Felice Mimosa

Ph: Marco Andreini

Ph: Bruce Hammers

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Published in: on Aprile 28, 2022 at 3:39 pm  Commenti disabilitati su Steampunk in Fiore  
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Decameron Steampunk Seconda edizione 12/13 marzo 2022 – visita alla Sacra di San Michele e al Gran Balon di Torino

Siamo sul finire del 1327. Un frate francescano inglese e il suo allievo si recano in un monastero benedettino di regola cluniacense, abbarbicato sui monti dell’Appennino Toscano.

Il frate, incaricato dall’allora imperatore Ludovico, deve partecipare ad un congresso quale sostenitore delle tesi pauperistiche, pilastro del pensiero francescano, che privilegiano la predicazione dell’altruismo, l’invito a condurre una vita modesta, la preminenza delle ricchezze spirituali sopra quelle materiali, in contrapposizione all’opulenza ostentata dalle gerarchie ecclesiastiche; dall’altra parte è schierata una delegazione della curia papale di papa Giovanni XXII, insediata a quei tempi ad Avignone, che invece mira ad amministrare i beni dell’ordine per mezzo di procuratori.

Quale visuale si sarà presentata allo sguardo dei due viandanti, giunti in prossimità della loro meta, avvolti nei loro mantelli, immersi nei loro pensieri? Sono essi stessi a dircelo:

“Come ci inerpicavamo per il sentiero scosceso che si snodava intorno al monte, vidi l’abbazia. Non mi stupirono di essa le mura che la cingevano da ogni lato, simili ad altre che vidi in tutto il mondo cristiano, ma la mole di quello che poi appresi essere l’Edificio.[…] ma per la posizione inaccessibile era di quelli più tremendo, e capace di generare timore nel viaggiatore che vi si avvicinasse a poco a poco. E fortuna che, essendo una limpidissima mattinata invernale, la costruzione non mi apparve quale la si vede nei giorni di tempesta.”

Quell’edificio era la Sacra di San Michele.

Ma, direte voi, attenti lettori.. parbleu, che sciocchezza è mai questa? La Sacra di San Michele non si trova nell’appennino toscano, ma in Piemonte, nella magnifica Val di Susa!

E difatti è proprio questo magnifico monastero, seppur trasposto in un luogo diverso da quello originario dalla fantasia di un grande scrittore, Umberto Eco, che ha ispirato lo scenario dove si svolge la vicenda di Guglielmo da Baskerville e del suo allievo Adso da Melk, narrata in uno dei suoi romanzi più celebri, il Nome della Rosa.

Potevamo noi, viandanti del tempo, pellegrini dello spazio, lasciarci sfuggire una tale occasione?

Quella di visitare un luogo così simbolico, cosi evocativo, così potente, nella struttura e nel significato intrinseco racchiuso in ogni sua pietra..

Perbacco! Giammai!

Sabato 12 marzo siamo quindi partiti alla volta di questo magnifico monumento, che come una calamita ha attirato soci visitatori provenienti dalla Liguria, dall’Emilia, dalla Lombardia e dalla Toscana.

Dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, difensore della fede e del popolo cristiano, la Sacra di San Michele s’inserisce all’interno di una via di pellegrinaggio lunga oltre 2000km che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia.

La magia di questo luogo si inizia già a percepire quando ci avviciniamo alle sue mura, ma non resta circoscritta, si diffonde in ogni cosa, la si avverte lungo i sentieri che attraversano i boschi circostanti, terre di passaggio di pellegrini da millenni, negli interni ricchi di arte e leggende, fino ai panorami sconfinati che si aprono alla vista tutt’intorno.

Salendo lo Scalone dei Morti, lungo il quale, un tempo, venivano deposti in bella vista i corpi dei monaci defunti, gradino dopo gradino, e oltrepassando il Portale dello Zodiaco, si abbandona la dimensione materiale, e si viene chiamati verso quella spirituale, dove le cure terrene, gli affanni, i dissapori, devono essere accantonati, lasciando spazio all’introspezione, alla considerazione del sè come parte di un tutto.

Solerti e preparatissime guide accompagnano direi quasi per mano i visitatori, e dalle loro parole traspare tutta la passione che nutrono nei confronti di questo monumento, e del territorio in cui è immerso.

Ridiscesi a valle, dopo tanta spiritualità e misticismo, ristorati nella mente e nell’anima, avendo pienamente soddisfatto la curiosità e la voglia di scoperta che ci contraddistingue, ci siamo resi conto che anche il corpo era assai bisognoso di ristoro, e reclamava la nostra attenzione!

In linea con l’atmosfera del luogo, abbiamo pertanto optato per il Convento di San Francesco, fondato nel 1515, noto ai più col nome di Certosa, stupendo complesso immerso nel bosco, per secoli luogo di riflessione, di silenzio e di preghiera, ove abbiamo trascorso la notte.

A questo punto immagino vi starete chiedendo: cosa ha a che fare il Decameron con questo resoconto di viaggio?

Come ben saprete, l’opera originaria narra la vicenda, ambientata nella Firenze della metà del 1300, di un gruppo di giovani in fuga dalla città, flagellata dalla peste; questi amici trascorreranno dieci giorni intrattenendosi, tra le altre cose, raccontando a turno alcune novelle.

Ci piaceva l’idea che ci potesse essere un rimando, assolutamente irriverente, certo, tra la nostra riunione e quella descritta dal Boccaccio.. Anche qui troviamo un gruppo di amici, riuniti in un luogo ameno, non per dieci giorni ma per un fine settimana.. non per sfuggire a una pestilenza, bensì per sfuggire, almeno per un pò, al logorio della vita moderna..

Guidati da un filo conduttore, in questo caso l’esplorazione, singolarmente o in gruppo, i partecipanti sono stati invitati a prodursi in una performance, per mezzo di una qualsiasi delle arti ispirate dalle Muse, che avesse come tema quello proposto.

In questa occasione le letture di brani, sia tratti da testi già esistenti, sia originali e scritti di proprio pugno dagli interpreti stessi, l’hanno fatta da padrone, ma c’è stato anche chi ha messo mano a colori e pastelli, deliziandoci con un disegno raffigurante una nave stretta nella morsa del Kraken, evento in cui, nel nostro mondo, ai naviganti può capitare di imbattersi con facilità.

Il giorno seguente abbiamo a malincuore lasciato le comodità della Certosa per gettarci a capofitto nel trambusto e nel bailamme del Gran Balon, il variegato e caotico mercato dell’antiquariato e del vintage di Torino, che prende vita ogni seconda domenica del mese, lungo alcune vie del quartiere Borgo Dora e nei pressi del vicino mercato di Porta Palazzo.

Che dire di questo mercato? Ci sono articoli per tutti i gusti e per tutte le tasche: mobili, ceramiche, libri, oggetti antichi, abbigliamento, prodotti artigianali, giocattoli, e chi più ne ha, più ne metta!

Nonostante la massiccia presenza di visitatori (alcuni intenzionalmente a caccia dell’affare del secolo, altri a transitare casualmente da quelle parti per una corroborante passeggiata domenicale) la nostra presenza per le vie e tra i banchetti non è passata inosservata; siamo stati avvicinati da persone di tutte le età, che, con la scusa di “attaccar bottone”, hanno voluto conoscere noi e saperne un pò di più sulla nostra associazione e le sue attività, incuriositi dai nostri abiti ed accessori; e direi anche lieti di poter constatare di persona quanto l’aspetto ludico e conviviale di ciò che facciamo contribuisca a creare legami d’amicizia, in un’epoca di così forti e dolorose divisioni.

Tra una chiacchiera e un pò di shopping, ebbri di cotanto “bagno di folla”, all’ora convenuta ci siamo diretti senza indugio, e decisamente affamati, al ristorante storico San Giors; la rinomata cucina piemontese ci ha definitivamente conquistati con i suoi piatti più rappresentativi, come i ravioli del Plin, il brasato, il vitello tonnato, il bonet.. per non parlar dei vini!

Non potevamo però congedarci dal magico capoluogo piemontese senza aver messo piede in un caffè storico del centro! Il Caffè Baratti & Milano ci ha accolti in un tripudio di specchi e vetrine traboccanti di ogni delizia, riservandoci per l’occasione una saletta al piano superiore, un vero e proprio “salotto sabaudo”, dove abbiamo potuto degustare, accompagnato da una selezione di piccola pasticceria, il celeberrimo Bicerin, bevanda calda a base di cioccolato, caffè e crema di latte, che, da un paio di secoli almeno, delizia i palati dei torinesi.

E così, satolli, carichi di pacchetti, con tanta bellezza negli occhi, stanchi ma felici di esserci nuovamente ritrovati, giunti al momento di congedarci, ci siamo salutati ripromettendoci di rivederci prestissimo, in occasione di qualche nuova strabiliante avventura; ma con la certezza che la Sacra di San Michele, la Certosa e Torino resteranno decisamente per lungo tempo nel nostro cuore.

Lady Pheasantail

Ph Valentina Oscura

Ph Osvalda Mortarotti

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Published in: on Marzo 22, 2022 at 4:51 pm  Commenti disabilitati su Decameron Steampunk Seconda edizione 12/13 marzo 2022 – visita alla Sacra di San Michele e al Gran Balon di Torino  
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